Oggi, sabato 13 gennaio, papa Francesco è tornato a parlare di coppie gay nel corso del suo tradizionale incontro a porte chiuse con il clero romano. Il pontefice ha precisato che la recente apertura nei confronti di persone dello stesso sesso unite da un legame affettivo non può essere estesa alle organizzazioni che sostengono i loro diritti. "Se viene l'associazione Lgbt dico no, alle persone invece dico sempre sì" avrebbe specificato Francesco secondo quanto riportato da fonti presenti all'incontro.
Papa Francesco non ha dubbi. La recente dichiarazione pontificia sulle benedizioni delle coppie gay riguarda solo ed esclusivamente le persone. Le associazioni che tradizionalmente si occupano di promuovere e tutelare i diritti degli omosessuali invece restano fuori dal favore della Chiesa.
Parole precise e puntuali, pronunciate da Francesco nel corso dell'incontro a porte chiuse con il clero romano. "Noi benediciamo le persone, non il peccato" ha quindi specificato il pontefice. Come esempio dell'applicazione del precetto appena esposto, il santo padre ha chiamato in causa il mondo finanziario: "Quando benediciamo un imprenditore non ci chiediamo se ha rubato".
Il sì alla benedizione per le coppie gay è arrivato grazie alla dichiarazione Fiducia supplicans del Dicastero per la Dottrina della Fede del Vaticano. Una benedizione dunque alle singole persone che compongono la coppia omosessuale, molto lontana dall'essere intesa come un vero e proprio matrimonio.
L'apertura storica del Papa al riconoscimento del vincolo affettivo che lega due persone dello stesso sesso non può essere inoltre estesa non solo alle associazioni Lgbt, ma anche ad alcune nazioni, addirittura interi continenti. Infatti, ne resterebbe esclusa l'Africa. "La sua cultura non l'accetterebbe", ha evidenziato Francesco.