È stata trovata morta pochi giorni dopo essere salita agli onori delle cronache per aver risposto a una recensione su gay e disabili: ecco chi è Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano. Tra le ipotesi avanzate dagli inquirenti, quella del suicidio.
Giovanna Pedretti aveva 59 anni e nel Lodigiano era nota come ristoratrice. Lo scorso 14 gennaio è stata trovata morta sulle rive del fiume Lambro, a poca distanza da Sant'Angelo Lodigiano, il piccolo paese in cui ha sede la pizzeria Le Vignole, di cui era titolare.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è quella che possa essersi tolta la vita, come fece il fratello Stefano ormai 10 anni fa. Potrebbero aver avuto un ruolo, nella sua decisione, le polemiche che l'avevano travolta, relative all'autenticità di una recensione che, a suo dire, un cliente aveva lasciato al suo locale su Tripadvisor, ritenuta da molti un "falso".
Se ne è parlato tanto, negli scorsi giorni. La donna aveva pubblicato sui social uno screenshot del commento offensivo rivolto dall'avventore della pizzeria a gay e disabili, mostrando ai suoi follower la sua risposta gentile, ma ferma, che da migliaia di utenti era poi stata ricondivisa.
Tra i tanti ad avanzare il sospetto che fosse stata "un'operazione di marketing spacciata per eroica difesa" erano stati Selvaggia Lucarelli e il compagno chef Lorenzo Biagiarelli, ora presi di mira e accusati di aver montato una vera e propria "gogna mediatica" contro la ristoratrice.
Per capire se la vicenda abbia effettivamente pesato sulla sua morte si attende l'esito dell'analisi del telefono cellulare e del pc della donna. Sul caso indaga la Procura di Lodi, al momento senza ipotesi di reato né indagati.
A dare l'allarme era stato il marito della donna, che svegliandosi non l'aveva trovata accanto a sé. Analizzando i filmati delle videocamere di sorveglianza installate nei pressi della loro abitazione, sopra al ristorante, i carabinieri erano riusciti a risalire all'orario della sua scomparsa, le 4 del mattino circa.
Stando a quanto ricostruito finora, la 59enne sarebbe uscita di casa, si sarebbe messa alla guida della sua Fiat Panda di colore beige e poi avrebbe fatto perdere le sue tracce. Le ricerche erano partite subito serrate. Poi i militari avevano fatto la tragica scoperta, avvisando i familiari, che ora, sulle saracinesche della pizzeria, avrebbero affisso un cartello che recita "non depositare oggetti e fiori davanti alle vetrine".
Non è la prima volta che una storia come quella di Giovanna Pedretti sale alla ribalta delle cronache. È già successo, in passato, che i titolari di pizzerie e ristoranti venissero attaccati per i post pubblicati sui social. Si pensi al proprietario della famosa pizzeria Dal Presidente Massimiliano Di Caprio, che ormai due anni fa era finito nella bufera per aver rivolto degli insulti alla comunità Lgbtq+, salvo poi tornare sui suoi passi e chiedere scusa, ammettendo di aver sbagliato.
Diverso il caso del pizzaiolo Gino Sorbillo, travolto di recente dalle polemiche per aver inserito nel menù della sua pizzeria principale a Napoli e in quella di Milano la pizza con l'ananas, molto apprezzata oltreoceano nonostante lo strano accostamento di sapori e mal vista in Italia. A presentarla, con un video pubblicato sui social, era stato lui stesso. Quando gli utenti avevano iniziato a criticarlo aveva risposto che è solo una questione di pregiudizi.