Quando e dove si festeggia Sant’Antonio Abate? Oggi 17 gennaio 2024 viene ricordato Sant’Antonio Abate patrono degli animali e molto venerato in tutta Italia.
Secondo la tradizione cristiana Sant’Antonio è il primo degli abati ed è considerato il fondatore del monachesimo.
In occasione della sua ricorrenza ogni anno si celebrano messe liturgiche e falò in diverse città italiane.
Sant’Antonio Abate nasce in Egitto nel III secolo dopo Cristo e dedicò la sua intera vita alla preghiera e all’aiuto verso i più bisognosi.
Proveniente da una famiglia molto agiata donò tutti i suoi beni ai poveri e per questo viene spesso associato a San Francesco. Visse gran parte della sua esistenza come eremita in un fortino nel deserto dove pregava giorno e notte e si teneva compagnia con animali e uccelli. Proprio per questa ragione, il santo è anche conosciuto come Sant’Antonio del Deserto.
Sant’Antonio oltre che eremita fu anche taumaturgo. Infatti, ben presto molti uomini si accorsero dei suoi miracoli di guarigione legati a malattie e possessioni demoniache.
La sua figura, in poco tempo divenne così importante da essere riconosciuta come riferimento spirituale per molte comunità di eremiti.
La tradizione racconta che Sant’Antonio Abate morì da solo tra i suoi animali e il suo orto all’età di 105 anni.
Rimase però immortale nella storia cristiana che ogni anno lo ricorda come santo protettore degli animali domestici, patrono dei maiali e della stalla, dei salumai e dei macellai.
Sant'Antonio Abate è un santo molto conosciuto in tutta Italia e venerato da tutti i cristiani.
In occasione della sua ricorrenza infatti sono tantissime le feste in tutta Italia che gli rendono omaggio. Da nord a Sud tanti celebrano il "protettore degli animali".
Molte di queste feste sono strettamente collegate al mondo contadino, celebrano il Santo principalmente attraverso messe liturgiche e anche i famosi falò.
Sant'Antonio Abate viene festeggiato e ricordato principalmente nella Città del Vaticano proprio in Piazza San Pietro con la benedizione degli animali organizzata da agricoltori e coltivatori provenienti da tutte le parti d'Italia.
Lungo Via della Conciliazione invece, ogni anno viene organizzata la sfilata di cavalli e cavalieri con la presenza di rappresentanze di Corpi a cavallo di Forze Armate e di Polizia oltre a gruppi di allevatori. A concludere le celebrazioni nella Capitale solitamente è una messa nella Basilica.
Molto famoso è anche il falò di Sant’Antoni de su Ohu durante il quale vengono accesi fino a 40 falò nei diversi rioni.
Il Falò in onore del Santo lega sacro e profano, poiché corrisponde anche alla prima uscita delle maschere tradizionali, i Mamuthones e Issohadores.
Infine, molti sono anche i festeggiamenti per il Santo in tutta la Lombardia che è la regione del Nord dove viene più festeggiato.
A Varese ad esempio nella giornata del 16 gennaio viene acceso un falò sul sagrato della chiesa dove, secondo la tradizione si gettano messaggi con propositi, desideri o richieste di intercessione pregando perché si avverino. Il giorno seguente poi, sempre sul sagrato della chiesa avrà luogo la benedizione degli animali.
Le preghiere rivolte a Sant'Antonio Abate sono un momento importante per tutti i credenti che durante la celebrazione dei festeggiamenti si riuniscono per venerare il Santo.