Arriva il bonifico dall'INPS per i beneficiari del nuovo Assegno di inclusione. L'Istituto, attraverso il Messaggio n. 25 del 3 gennaio 2024, fornisce indicazioni sui tempi di erogazione del nuovo sussidio italiano. Vediamo insieme quando arriva l'accredito dell'importo spettante.
Conformemente a quanto riportato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l'INPS fornisce le prime precisazioni.
In base alle indicazioni contenute nella Circolare n. 105 del 16 dicembre 2023, per le domande di accesso al beneficio presentate entro il mese di gennaio 2024, con il Patto di attivazione digitale (PAD) sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell'istruttoria, l'accredito del beneficio sarà riconosciuto nel mese di gennaio.
Nel corrente mese, l'INPS procede alle verifiche istruttorie sulle prime domande presentate per l'accesso all'Assegno di inclusione; pertanto, i primi pagamenti arriveranno tenendo conto delle seguenti date:
L’articolo 2 del decreto legge n. 48/2023 disciplinato dal Decreto Ministeriale pubblicato il 13 dicembre 2023, garantisce un aiuto economico alle famiglie che rientrano in questi casi, quali:
La richiesta per l’accesso al nuovo sussidio, ovvero per l’Assegno di Inclusione può essere presentata attraverso diverse modalità, tra cui:
I dettagli sullo stato di avanzamento e accettazione della richiesta sono reperibili sul SIISL.
È importante notare che l’Assegno di inclusione è condizionato dalla presenza dell’iscrizione al SIISL per sottoscrivere il Piano di Azione e Diritto (PAD) familiare.
La registrazione al SIISL e la sottoscrizione possono essere richieste unitamente alla presentazione della richiesta del nuovo sussidio e il bonifico arriva dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD.
Conformemente alle spiegazioni fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il nuovo sussidio decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), previo esito positivo della verifica dei requisiti.
L'INPS, se durante la fase di verifica del possesso dei requisiti, nota la presenza di un ISEE con omissioni e difformità, provvede a informare il richiedente richiedendo il reintegro dei dati anagrafici tributari e/o dei dati autodichiarati relativi al patrimonio mobiliare (es. conti correnti, conti deposito, titoli).
Il richiedente, al fine dell'accoglimento della richiesta di ammissione all'Assegno di inclusione, potrà presentare documenti giustificativi o una nuova DSU non difforme.