Il Festival di Sanremo è quasi alle porte. La settimana della musica, che si svolgerà dal 6 al 10 febbraio, attirerà appassionati di musica da tutto lo stivale, eppure una notizia ha deluso molto i fan. Per il secondo anno consecutivo, Beppe Vessicchio non dirigerà l’orchestra di Sanremo. E’ stato il direttore d’orchestra a confermare la sua assenza in un’intervista all’Agi. Beppe Vessicchio ha fatto sapere che non avrà alcun ruolo come direttore d’orchestra per il Festival di Sanremo, che tra l’altro sarà condotto per la quinta volta da Amadeus. Il motivo però ha lasciato tutti a bocca aperta.
Il direttore d’orchestra ha spiegato che la decisione di allontanarsi dal palco di Sanremo non è una novità. Nell’intervista all’Agi, Vessicchio ha rivelato:
La mancanza di Vessicchio sul palco del Festival di Sanremo ha causato grande delusione tra i fan. Non è la prima volta però che il direttore d’orchestra manca dalla kermesse. Era già accaduto nel 2017 e nel 2019 e in quell’occasione le proteste si fecero sentire sul web. L’ultima volta che Beppe Vessicchio fu presente al Teatro Ariston risale ormai al 2022 quando diresse l’orchestra per Le Vibrazioni a causa del legame di lunga data con Francesco Sarcina e la stima per Elio e le Storie tese.
La prima volta di Beppe Vessicchio al Festival di Sanremo fu nel 1990 quando fu chiamato a dirigere Mia Martini per La nevicata del ’56. Una lunga storia d’amore con la kermesse, pregiata da quattro importanti vittorie: nel 2000 con gli Avion Travel (Sentimento), nel 2003 con Alexia (Per dire di no), nel 2010 con Valerio Scanu (Per tutte le volte che) e nel 2011 con Roberto Vecchioni (Chiamami ancora amore). Nel 1994, 1997, 1998 e 2000 vinse il premio come miglior arrangiatore.
Giuseppe Vessicchio è un professionista della musica, ha vinto quattro Festival di Sanremo come direttore d’orchestra ed è noto a molti per aver preso parte in passato al talent di Maria De Filippi su Canale 5, Amici. All’Ariston è stato presente a partire dal 1990, 1994, 1997, 1998 ed è in queste occasioni che ha ricevuto il premio come migliore arrangiatore. Napoli fu la città dell’esordio, è lì che realizzò dischi per cantanti come Buonocore, Bennato, Di Capri, Gagliardi e Sastri.
La collaborazione con Gino Paoli fu la svolta, è con lui che scrisse Ti lascio una canzone, Cosa farò da grande e Coppi. Per non parlare del suo esordio nel 1975 nel gruppo dei Trettré, un trio di comici e cabarettisti napoletani, dove il musicista suonava la chitarra e il pianoforte. Dopo vari anni, decise di continuare il percorso da solo arrivando fino al successo di oggi.
Il maestro ha scritto Sogno di Andrea Bocelli. è stato arrangiatore per artisti come Roberto Vecchioni, Andrea Bocelli, Elio e le Storie Tese, Zucchero Fornaciari, Lorella Cuccarini, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, Max Gazzè e Valerio Scanu. Ha diretto in mondovisione l’orchestra che ha suonato in onore di John Lennon dal Cremlino.