La Corte d'Assise d'Appello di Roma dopo il rilascio dal carcere gli ha dato anche l'assoluzione: Beniamino Zuncheddu, 59 anni, è uscito dal carcere e non verrà più considerato come il responsabile della Strage di Sinnai, che nel 1991 costò la vita a 3 pastori.
Ha avuto successo quindi la richiesta di revisione del processo e Zuncheddu, uscito dal tribunale, ha detto commosso: "E' la fine di un incubo per me".
Nel gennaio del 1991 a Cuili is Coccus a Sinnai, in Sardegna, 4 pastori vennero aggrediti da una persona: 3 di essi furono uccisi mentre un quarto, Luigi Pinna, sopravvisse. Questi divenne il testimone principale del processo che coinvolse Beniamino Zuccheddu, pastore oggi 59enne, all'epoca considerato dalla giustizia italiana come il responsabile della morte dei 3 pastori.
Dopo una serie di intercettazioni ambientali e le dichiarazioni di un ex poliziotto che lavorò al caso, lo scorso novembre Zuncheddu ottenne la scarcerazione. Pinna aveva indicato il nome di Zuncheddu imbeccato dall’agente di polizia Mario Uda, che all’epoca conduceva le indagini, ma in realtà non poteva esserne sicuro perché l'assalitore aveva il volto coperto.
Era stata avanzata dal suo avvocato Torgu anche una richiesta di revisione del processo che lo aveva condannato all'ergastolo nel 1991: richiesta che oggi 26 gennaio è stata accolta.
Zuncheddu adesso è un uomo libero e ha ottenuto l'assoluzione per quel caso in cui era rimasto coinvolto. Il 59enne è stato assolto per non aver commesso il fatto e ha potuto ascoltare la sentenza perché oggi era presente in aula.
Una sola dichiarazione, al momento di uscire dal tribunale:
Per me è la fine di un incubo.