Si è conclusa la seconda giornata del Congresso Programmatico di Alternativa Popolare a Terni. La colonna sonora scelta è stata A muso duro di Pierangelo Bertoli. Una dichiarazione di intenti più che un sottofondo musicale. Una dichiarazione di intenti sulle cui note, il coordinatore nazionale di AP Stefano Bandecchi ha arringato la numerosa platea del PalaTerni.
A muso duro per abbattere il vecchio e far spazio al "nuovo".
Il condottiero Bandecchi è salito sul palco alle 12,18 per quello che sarebbe stato l'intervento di chiusura di una due giorni di confronto e dibattito sul futuro del partito e del paese.
Una convention che, aveva dichiarato ieri lo stesso Bandecchi, fino a sette mesi fa nessuno avrebbe immaginato si sarebbe potuta realizzare.
E invece a muso duro, contro tutte le previsioni, Alternativa Popolare è riuscita a riunirsi e a gettare le basi delle strategie da attuare per poter centrare le sfide future, ovvero, elezioni europee, regionali e amministrative, per poi arrivare tra 3 anni e 8 mesi a Roma.
Ma vediamo cosa ha detto ai suoi sostenitori il coordinatore nazionale Bandecchi nel suo, come sempre, vivace intervento.
E' durato circa quaranta minuti l'intervento di Stefano Bandecchi e, tra una citazione dal Signore degli Anelli e una dall'Odissea, il sindaco di Terni, vero mattatore dell'evento, ha trattato tanti temi, dal calo demografico, alle sfide elettorali fino al futuro dei giovani e l'intelligenza artificiale. Una relazione programmatica con cui indica la strada del futuro del partito e della nazione.
Ha ringraziato il Presidente Paolo Alli, senza il quale Alternativa Popolare oggi non sarebbe la realtà che è.
Un richiamo all'Odissea e a Ulisse, dicevamo prima, per sottolineare il carattere equilibrato del partito. Equilibrato, ma non moderato perchè, come sapeva bene Ulisse, per riportare l'equilibrio, a volte bisogna lasciare da parte la moderazione.
Ha poi citato il Signore degli Anelli per sottolineare il fardello portato dal presidente Alli in tutti questi anni.
Alternativa Popolare non sarà un partito moderato, ma equilibrato. Ringrazio Paolo Alli che ha portato un fardello come Frodo, io sarò come Ulisse quando tornò a Itaca e riporterò l’equilibrio. Sarò il candidato alle Europee e metterò Alternativa Popolare al centro, equidistante dalla destra e dalla sinistra. Noi dobbiamo essere equilibrati, ma comunque rivoluzionari.
Al centro del programma politico di Bandecchi e di Alternativa Popolare c'è, come più volte ribadito dal sindaco di Terni, il futuro del Paese e non può esserci futuro in un paese dove il calo demografico è un'emergenza.
Bandecchi annuncia la volontà di sostenere una proposta di legge che vada incontro alle esigenze delle famiglie italiane per aiutarle a crescere i propri figli con maggiore serenità
C'è poi tanta Europa in Alternativa Popolare. L'Europa fa parte delle radici di AP e in Europa AP vuole andare per fare la differenza. L'Europa che rappresenta il futuro dei giovani, quegli stessi giovani che oggi non hanno fatto mancare il loro sostegno e che sono arrivati da tutta Italia per ascoltare le parole del loro condottiero.
Poi lancia la sua sfida.
Ma se l'Europa è un obiettivo a lungo termine, a portata di mano c'è un altro obiettivo ambizioso che Bandecchi è intenzionato a centrare, ovvero, le regionali in Umbria.
Tanti anche i temi economici toccati nel suo discorso, con una frecciatina alla politica di privatizzazione delle aziende pubbliche portata avanti dal Governo.
E un partito proiettato al futuro, non poteva evitare di confrontarsi con un tema tanto spinoso e controverso come l'intelligenza artificiale, o meglio la sua applicazione nella vita quotidiana. L'intelligenza artificiale preoccupa Bandecchi e Alternativa Popolare principalmente per le ripercussioni che potrebbe avere sull'economia e sull'occupazione altro grande tema del programma di Alternativa Popolare.
L'intervento del coordinatore nazionale di Alternativa Popolare si è concluso pochi minuti dopo le 13 tra gli applausi dei tanti sostenitori accorsi a sostenerlo.