Gaza, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce che l'Italia ha sospeso i finanziamenti all'Unrwa e ribadisce il ruolo di mediazione per la pace del nostro paese.
"L'Italia è in prima linea per evitare l'escalation di violenze in Medioriente" ha detto il ministro degli Esteri Tajani intervenendo ai microfoni della trasmissione di Rai3 In mezz'ora in più.
Nel corso dell'intervista il vicepremier italiano ha sottolineato gli sforzi che il nostro paese e la nostra diplomazia sta facendo per raggiungere una tregua nella Striscia di Gaza.
L'Italia, gli Stati Uniti, gli altri membri del G7 e anche i Paesi arabi stanno lavorando insieme per evitare una escalation della guerra a Gaza e per far si che ci sia una tregua e un cessate fuoco, che siano liberati tutti gli ostaggi israeliani e possa essere aiutata la popolazione palestinese che nulla a che vedere con i terroristi di Hamas"
Gaza, il ministro Tajani: "Italia ha sospeso subito i finanziamenti all'Unrwa"
Tajani che poi ha anche confermato la decisione dell'Italia di sospendere i finanziamenti all'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi al centro negli ultimi giorni di uno scandalo relativo al presunto coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti nell'attacco del 7 ottobre 2023 di Hamas contro Israele.
Abbiamo sospeso fin dall'inizio i finanziamenti all'Unrwa, mentre continuiamo a finanziare altre organizzazioni come la Croce rossa e la Mezzaluna rossa. Abbiamo deciso di interrompere subito gli aiuti all'agenzia poiche' alcune persone potevano essere coinvolte, almeno in parte, in azioni contro la popolazione civile israeliana",
ha spiegato il ministro Tajani.
Il vicepremier Tajani: "La presidente Meloni ha condannato il nazi-fascismo e preso le distanze"
Il vicepremier è poi intervenuto anche in difesa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sottolineando la sua condanna al nazi-fascismo.
"Giorgia Meloni ha fatto una scelta storico-culturale condannando il nazi-fascismo e ha preso le distanze da quanto è succeso. Io sono stato uno degli oratori ufficiali in Israele della Giornata della memoria e ho ripetuto che siamo tutti ebrei, come disse Kennedy. Non credo che ci sia qualcuno che possa avere dubbi sugli orrori compiuti dal nazifascismo su ebrei, rom e omosessuali"
ha concluso il vicepremier e Ministro degli Esteri.