Shock a Latina: una giovane studentessa di un liceo situato nella zona sud della città ha scritto un tema in classe su Giulia Cecchettin in cui ha rivelato di sentirsi come lei e ha raccontato di aver subito uno stupro da parte dell'ex fidanzato. Subito la professoressa ha allarmato i colleghi e la famiglia.
A riportare la notizia che ha sconvolto la comunità di Latina è stato il giornale Il Messaggero. Secondo quanto riferito dalla testata, la ragazza, di 16 anni, ha raccontato in un tema di sentirsi come Giulia Cecchettin.
Ha scritto di essere vicina alla giovane studentessa veneta uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, il quale al momento si trova recluso, in attesa di essere processato ed eventualmente condannato per il delitto compiuto (come da lui stesso confessato).
La studentessa ha rivelato, nello specifico, di aver avuto una relazione con un ragazzo che sarebbe terminata ad ottobre scorso. Egli, anche lui di 16 anni e studente della stessa scuola di Latina, secondo quanto riferito, non avrebbe accettato la fine della loro storia.
Avrebbe così iniziato a perseguitare la ragazza. Lei, esausta ed esasperata da questa situazione, ha deciso di raccontare tutto nel compito in classe. Nel testo, come riferito da Il Messaggero, la minore ha scritto che lui la stava perseguitando e l'aveva costretta ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà.
Ha continuate inoltre dicendo che l'ex fidanzato controllava i suoi movimenti e continuava a contattarla sul telefonino. Tutto ciò portava la ragazza a vivere in uno stato di perenne preoccupazione e paura.
A leggere questo tema è stata la professoressa di italiano, la quale si è subito preoccupata per l'allarmante contenuto. Ha avvisato gli altri docenti e insieme si sono attivati per parlare con la ragazza ed informare la famiglia.
Il Messaggero riferisce anche che gli insegnanti hanno messo a disposizione della giovane una psicologa per aiutarla. Gli stessi poi hanno informato anche la famiglia del 16enne, che come abbiamo detto frequenta la stessa scuola.
La relazione tra i due sembra essere finita lo scorso 10 ottobre. Ora le accuse che vengono mosse nei confronti del ragazzo sono molto pesanti. Si parla di presunte violenze psicologiche e fisiche.
La scuola e la famiglia si sono rivolte subito alle Forze dell'ordine. Gli agenti non appena hanno ricevuto la segnalazione si sono subito messi al lavoro per cercare di fare chiarezza.
I carabinieri di Formia poi, diretti dal maggiore Michele Pascale, hanno rinvenuto un filmato sul telefonino del ragazzo in cui si vedrebbe la presunta violenza sessuale.
Dopo aver raccolto le testimonianze e diversi elementi contro il ragazzo, gli esperti hanno deciso di emettere una misura cautelare nei suoi confronti: l'obbligo di dimora a casa.
Al momento tuttavia è bene precisare che il minore non è ancora stato formalmente condannato, ma risulta essere solo accusato. Sarà poi il giudice del tribunale a stabilire la sua innocenza o la sua colpevolezza con eventuale pena.
Da canto suo il giovane, difeso dall’avvocato Massimo Signore, ha negato gran parte degli addebiti. Ha riferito che lui e la ragazza coetanea erano fidanzati in casa" da aprile 2022. Ha sostenuto inoltre che la sua era semplice gelosia.
Il giovane però ora si trova a dover rispondere a delle accuse molto gravi. Secondo quanto riferito dalla ragazza nel tema in classe su Giulia Cecchettin, lui si sarebbe reso autore di minacce e intimidazioni, adottando un comportamento offensivo, denigratorio e minaccioso nei confronti della minore.
Proprio queste azioni dell'ex fidanzato avrebbero portato la giovane a vivere in uno stato di paura anche al di fuori del contesto scolastico. Lei avrebbe infatti cambiato le sue abitudini di vita e avrebbe perso le amicizie.
La Procura inoltre ha contestato al giovane il reato di violenza sessuale. Dall’altra parte il legale della difesa ha prodotto foto e video per dimostrare che i lividi della ragazza sarebbero stati causati dallo sport che lei pratica: la kickboxing.
Il Gip su questo punto non si è ancora espresso e si è riservato sulla decisione.