La dieta crudista è un regime alimentare basato sul consumo di cibi crudi e non processati.
Coloro che la seguono credono che il calore utilizzato nella cottura possa distruggere enzimi e nutrienti vitali presenti nei cibi, quindi scelgono di consumare prevalentemente alimenti crudi come frutta, verdura, noci e semi.
Tuttavia, mentre la dieta crudista può offrire vantaggi come un maggior apporto di enzimi e nutrienti, è anche associata a potenziali svantaggi, come il rischio di carenze nutrizionali. Vediamo i dettagli.
La dieta crudista è una forma di alimentazione che contiene in gran parte o esclusivamente alimenti non cotti e quindi naturali, che possono essere di natura vegetale o animale.
Mangiando i cibi crudi, i nutrienti non vengono distrutti e possono quindi essere utilizzati meglio dall'organismo. I cibi crudi contengono relativamente poche calorie e saziano. Ma attenzione: a causa della scelta limitata nella vita, con la dieta crudista c'è il rischio di sintomi di carenza.
I benefici del consumo crudo includono la preservazione delle sostanze nutritive negli alimenti. La cottura può alterare micronutrienti come vitamine, minerali e polifenoli, ma esistono strategie come conservare l'acqua di cottura delle verdure per riutilizzarla. Questa pratica, tuttavia, è efficace solo per la cottura in acqua.
Inoltre mangiare cibo crudo significa masticarlo più a lungo, e questo favorisce la liberazione dell'ormone della sazietà, contribuendo a una sensazione più rapida di soddisfazione.
Optare per frutta e verdura intere anziché frullati può aumentare il potere saziante.
Consumare cibi crudi, inoltre, può aiutare a mantenere la linea, poiché si evita l'uso di grassi in cottura, e si risparmia tempo durante la preparazione dei pasti, soprattutto durante l'estate, stagione in cui si preferiscono cibi freschi e leggeri.
La dieta cruda, quindi, favorisce la perdita di peso? Mangiare cibo crudo permette di evitare la cottura e quindi di limitare l'assunzione di grassi, a condizione di non esagerare nelle porzioni e di non esagerare con il condimento.
È importante evitare di consumare quantità eccessive di cibo, anche se si tratta di frutta e verdura.
Si consiglia un frutto a colazione, una porzione di verdura di circa 200 g e un frutto a pranzo e cena. Un'insalata mista equilibrata comprende tipicamente da 80 a 100 g di verdure crude, insalata verde o altre verdure, da 100 a 150 g di amidi cotti, da 60 a 100 g di proteine e da 20 a 30 g di formaggio.
È consigliabile variare consumando frutta e verdura in modi diversi, come grattugiati, disidratati o anche sotto forma di semi germogliati per mantenere intatti enzimi e nutrienti.
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Quali sono i pericoli del crudismo? Se non sono cotte, le verdure richiederanno molto lavoro intestinale per rilassare le fibre e consentire all'intestino di digerirle.
I prodotti freschi come carne, pesce e crostacei possono essere consumati crudi, ma è fondamentale garantirne la freschezza e la tracciabilità. Devono essere conservati in frigorifero e consumati entro 48 ore per evitare il rischio di intossicazioni alimentari.
Il latte e le uova, che possono essere consumati crudi, non dovrebbero essere conservati troppo a lungo, nemmeno in frigorifero. Alcune verdure, come porri e fagiolini, non sono digeribili se consumate crude, poiché le fibre sono molto dure e richiedono la cottura per ammorbidirsi.
Il consumo eccessivo di verdure crude può portare a forti disturbi digestivi, diarrea e gonfiore.
Si sconsiglia il consumo di alimenti crudi alle persone a rischio, come donne incinte, anziani, bambini piccoli e immuno-compromessi.
Evita di esagerare con le verdure crude, limitandoti a una porzione per pasto, e ricorda di masticarle a lungo. Consuma frutta e verdura biologica e ben lavata per ridurre l'esposizione a pesticidi ed erbicidi chimici.
Quando si mangia pesce crudo, rispetta la catena del freddo e non aspettare molto per consumarlo. Se raccogli frutta e verdura dalla natura, lavale bene prima di consumarle crude, specialmente se provenienti da ambienti naturali.