Martin Mystère, investigatore eloquente di misteri inspiegabili, rappresenta un'icona nei fumetti italiani, posizionandosi tra i più longevi tra i personaggi di casa Bonelli attualmente in circolazione. Il debutto del biondo professore Mystère avvenne trent'anni fa, nell'aprile 1982, con l'episodio intitolato "Gli Uomini in Nero". Creato da Alfredo Castelli, il personaggio ha poi assunto il ruolo di protagonista in svariate edizioni speciali, spin-off, serie collaterali, videogiochi, libri e persino cartoni animati.
Il Prof. Martin Jacques Mystère è nato a New York il 26 giugno 1942. Dopo essersi laureato in antropologia all'Università di Harvard nel 1964, ha affinato la sua formazione in archeologia alla Sorbona di Parigi, in Storia dell'Arte all'Istituto Belle Arti di Firenze e in cibernetica applicata al linguaggio al MIT di Boston. Oltre a essere uno studioso poliedrico, è un esploratore, uno scrittore, un esperto d'informatica, un docente e molto altro. Risiede al n°3 di Washington Mews, vicino al Greenwich Village di New York.
La personalità del Professor Mystère è caratterizzata da una spiccata autoironia e da "debolezze" come la logorrea, la paura d'invecchiare e il ritardo cronico, elementi che sottolineano la sua umanità. Tuttavia, la sua caratteristica predominante è un'insaziabile curiosità verso ogni aspetto del mondo circostante. Questa curiosità lo spinge a esplorare il lato segreto, insolito e impenetrabile di ogni cosa, da antichi papiri a oscuri segreti informatici.
Sebbene abbia trascorso un periodo significativo in Italia, dove ha anche vissuto a Firenze, è universalmente noto come il Detective dell'Impossibile grazie al suo impegno nei confronti dei grandi enigmi irrisolti, che la scienza ufficiale fatica a spiegare. Il suo programma televisivo "Mystère's Mysteries" lo ha reso famoso, e il Detective dell'Impossibile continua a occuparsi di misteri archeologici, scientifici, esoterici e storici, offrendo ai lettori incredibili avventure e spiegazioni per l'apparentemente inspiegabile.