08 Feb, 2024 - 16:57

Vendita quote Poste Italiane, il ministro Giorgetti: "Anche con alienazione quota Mef controllo resta allo Stato"

Vendita quote Poste Italiane, il ministro Giorgetti: "Anche con alienazione quota Mef controllo resta allo Stato"

Vendita quote Poste Italiane, il Ministro Giancarlo Giorgetti assicura che il controllo resterà sempre in mano allo Stato. Question time, oggi 8 febbraio, al Senato per il Ministro dell’Economia che tra le altre questioni è intervenuto anche su quella relativa alle privatizzazioni delle aziende di stato tra cui figura anche Poste Italiane.

Nello specifico si tratta della vendita a privati di percentuali di partecipazione nelle grandi aziende statali.

Vendita quote Poste Italiane, Giorgetti: Anche con alienazione il controllo resta in mano allo Stato

Il titolare del Mef ha chiarito che l’alienazione di una quota di partecipazione detenuta dal Mef nel capitale di Poste Italiane, deliberata lo scorso 25 gennaio dal Consiglio dei Ministri, non avrà alcun effetto sulla gestione statale dell’azienda.

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"La misura di tale alienazione è stata stabilita in modo tale da conservare in capo allo Stato una partecipazione, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico"

ha rassicurato Giorgetti che poi ha aggiunto:

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"Nel decreto è previsto che l’alienazione della quota di partecipazione potrà essere effettuata, anche in più fasi, mediante il ricorso anche ad un'offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e a investitori istituzionali italiani e internazionali"

Giorgetti: 20 miliardi in 3 anni da privatizzazioni, 1% Pil

Giorgetti ha, poi, chiarito anche la questione privatizzazioni ribadendo ancora una volta che dalla vendita di quote in aziende statali, il Governo punta a incassare 20 miliardi in 3 anni, pari all’1% del Pil.

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"Confermo quanto già indicato nella scorsa Nota di aggiornamento al Def, in merito alla dimensione quantitativa del piano di razionalizzazione delle partecipazioni dello Stato. Da tale piano sono attesi proventi pari ad almeno l’1 per cento del PIL, quindi circa 20 miliardi di euro in 3 anni"

ha spiegato il ministro dell’Economia che ha infine aggiunto:

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"Si tratta di un programma che vuole essere uno strumento di politica industriale e un fattore di sviluppo dell’economia italiana. E’ stato istituito, presso il Ministero dell’economia e delle finanze una cabina di regia con funzioni di impulso, coordinamento e controllo in materia di programmazione e realizzazione degli interventi necessari alla valorizzazione e alla dismissione del patrimonio immobiliare pubblico.
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Maria Rita Esposito
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