Milan-Napoli, Rossi: "Finalmente una squadra continua, ma per lo scudetto è troppo tardi". Poi sull'Europa League e mister Pioli...

Con la maglia del Milan addosso ha vissuto gli anni più importanti della sua carriera ed è salito sul tetto del mondo. Sebastiano Rossi ha scritto una pagina straordinaria di storia per il club rossonero, a cui è rimasto legato in maniera indiddolubile e di cui, ancora oggi, è estremamente tifoso. Il portiere del Grande Milan targato Silvio Berlusconi, quello capace, negli anni Novanta, di vincere in Italia e soprattutto in Europa. Il suo palmarès parla per lui: 4 Scudetti, 3 Supercoppe italiane, una Champions League, 2 Supercoppe europee e una Coppa Intercontinentale. Sebastiano a Milano ha vissuto un sogno ad occhi aperti. Per commentare il momento della squadra di Pioli e la sfida di ieri, Milan-Napoli, Rossi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Milan-Napoli, Rossi a Tag24

Il Milan è tornato, sta bene e lo dimostra in campo partita dopo partita. Dopo un momento di flessione, che aveva messo in dubbio anche la figura di Pioli, ora la suqadra sembra essere rinata e i risultati stanno arrivando. Contro il Napoli, a San Siro, i rossoneri non brillano ma vincono e nel calcio in fin dei conti è sempre il risultato ad avere ragione. Sette vittorie nelle ultime nove giornate, ora il secondo posto, attualmente occupato dalla Juventus, sembra essere sempre più vicino. Per lo scudetto invece i rossoneri restano in ritardo, complice ovviamente anche lo stato di forma straordinario dei cugini interisti. Per commentare il momento positivo e il big match appena vinto, Milan-Napoli, Sebastiano Rossi, che ha difeso i pali del club per 12 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Sette vittorie in nove partite, il Milan sembra essere rinato. Ti stanno convincendo?

"Il risultato fa sempre bene alla squadra e le vittorie aiutano a vincere. Questo era proprio ciò che era mancato al Milan dall'inizio dell'anno perché alternava sempre partite buone a partite meno buone. Ora invece, finalmente, ha trovato quella continuità necessaria per dire la sua concretamente in campionato. Tutto questo non può che fare bene alla squadra e a tutto ciò che gira intorno alla squadra".

Nei confronti dei mister Pioli c'è ancora fiducia oppure la sua esperienza sulla panchina del Milan a fine stagione è terminata?

"Io spero che il Milan possa innanzitutto arrivare in fondo per bene. Poi l'eventuale rinnovo di Pioli sarebbe una conseguenza. In caso contrario invece, difficilmente immagino che lui possa restare".

Il Milan torna a convincere proprio nel momento in cui Leao e Theo Hernandez tornano a essere decisivi. Sono loro ad essere mancati all'inizio dell'anno?

"Sono giocatori importantissimi, che fanno la differenza. Una squadra buona deve avere delle individualità di spessore, ma la cosa fondamentale è che queste possano essere realmente inserite all'interno del gruppo. Altrimenti rischiano di essere fine a se stessi".

Con la vittoria di ieri e in attesa della partita della Juventus, il Milan arriva a -1 dai bianconeri. È possibile tornare anche in lotta per lo scudetto?

"Ne abbiamo viste delle belle in questi anni, ma l'Inter al momento mi sembra una squadra compatta che concede poco e che subisce poco. Una formazione scorbutica da affrontare. Da milanista ovviamente ci spero, ma servirebbe un crollo incredibile dei nerazzurri da qui alla fine della stagione. Stanno avanti, per lo scudetto la vedo molto dura, anche se ovviamente non è impossibile".

Ora torna anche la competizione Europea, il Milan può ambire al trofeo?

"L'Europa League è una competizione che non conosco molto bene, ma vincere un trofeo non potrebbe che fare bene a questa squadra. La cosa certa è che il Milan ha tutte le carte in regola per arrivate fino in fondo, andandosi a giocare la finale a Dublino".