Lunedì di proteste nell'Università di Torino, all'interno del dipartimento di Filosofia, dove un docente ordinario della facoltà è stato sospeso dopo un’accusa di molestie. Ha parlato a Tag24 delle manifestazioni di ieri Erica Chiesa, militante di Cambiare Rotta.
Colpe che partono da un sistema universitario definito marcio e che consente determinati atteggiamenti. Ieri gli studenti dell'Università di Torino hanno protestato dopo che un docente di Filosofia è stato sospeso per un mese per abusi. Tra i manifestanti c'era anche Erica Chiesa del collettivo 'Cambiare Rotta' che ha raccontato a Tag24 dello sciopero dove erano presenti almeno 30-40 persone.
"Oltre a condannare la posizione che ha preso l'università a questo tipo di fatti oltre ad una punizione leggera che va a proteggere il professore" racconta Chiesa a Tag24 ed annuncia che le proteste continueranno il 22 febbraio quando ci sarà il Consiglio di dipartimento di Filosofia dove si chiederà di svolgere la riunione a porte aperte per far partecipare anche gli studenti. "Chiederemo al consiglio di dipartimento di esprimersi politicamente sulla questione e prendersi una responsabilità" dice Chiesa.
Nella giornata di ieri erano previste lezioni perché la sanzione iniziava il primo marzo "ma grazie alle proteste sono state sospese" spiega la militante di Cambiare Rotta. Il rettore dell'UniTo Stefano Geuna ha condannato il gesto ma Chiesa dice che questo non basta: "Ci distacchiamo dalla narrazione sua e della ministra Bernini che cerca un capro espiatorio: non vogliamo strumentalizzazioni, l'UniTo aderisce ad un modello universitario che approva o legittima questo tipo di violenze" conclude.