Il metanolo verde è un biocarburante, prodotto con fonti rinnovabili come biomasse o gas di sintesi da esse ottenuto, caratterizzato da basse emissioni inquinanti e con grandi potenzialità per la transizione energetica.
Utilizzato come combustibile, miscelato alla benzina e al diesel, il biometanolo permette di ridurre le emissioni di anidride carbonica e sviluppare un modello di mobilità green.
Tra i maggiori vantaggi offerti dal metanolo verde, oltre alla possibilità di poter essere utilizzato per ridurre le emissioni inquinanti della mobilità, la produzione indipendente dalle fonti fossili permette al biocarburante di essere utilizzato per sostenere la transizione energetica anche nel comparto industriale.
Nell’industria chimica, ampiamente utilizzato per la produzione di resine, solventi e detergenti, il biometanolo permette di ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive.
Nel comparto elettronico, utilizzato come solvente per la produzione di circuiti stampati, il metanolo verde contribuisce alla riduzione dell’inquinamento generato dai fluidi di lavorazione utilizzati dall’industria.
Negli ultimi anni, considerato l’ampio utilizzo del biometanolo, sono stati sviluppati molti progetti per ottenere cicli di produzione più sostenibili del biocarburante.
In Germania, con un progetto sviluppato per sostenere la produzione di metanolo verde con energia rinnovabile, il biocarburante ha nuove prospettive per la transizione energetica.
I ricercatori del Leibniz Institute for Catalysis di Rostock, il primo istituto di ricerca fondato in Europa per l’attività di ricerca sulla catalisi, hanno sviluppato un nuovo processo che permette di produrre il metanolo verde senza utilizzare fonti energetiche fossili.
Il progetto, inserito nella rete di ricerca E4MeWi, sviluppato per creare un’economia del metanolo verde prodotto con fonti energetiche rinnovabili, permette di produrre il biocarburante con il monossido di carbonio e l’idrogeno.
Il processo, sviluppato dai ricercatori tedeschi, permette di ridurre le emissioni inquinanti del metanolo verde e integrare il biocarburante nel mix energetico per sostenere la transizione energetica.
Il metanolo verde è un biocarburante, con emissioni inquinanti ridotte e generate come sottoprodotti della combustione, che offre molti vantaggi per la transizione energetica.
Il progetto, sviluppato dai ricercatori del Leibniz Institute for Catalysis di Rostock, promuove un modello di produzione del metanolo verde molto versatile e che permette di ottenere il biocarburante, idoneo per la transizione energetica, utilizzando fonti energetiche rinnovabili.
Uno dei principali obiettivi del progetto essendo le biomasse, le materie prime necessarie per la produzione del bio-metanolo, è quello di favorire la produzione del biocarburante direttamente nelle aziende agricole e sostenere la transizione energetica.
Utilizzando un catalizzatore a base di manganese, che permette di ottenere il metanolo verde senza utilizzare fonti energetiche fossili, si ottiene un ciclo di produzione del biocarburante molto flessibile.
Il processo tradizionale, che permette di produrre il metanolo dalle fonti energetiche fossili, prevede l’utilizzo del gas naturale come fonte di carbonio.
Attraverso la reazione di steam reforming, con il quale si ottiene l’idrogeno e il monossido di carbonio dagli idrocarburi come il gas naturale, si ottengono le materie prime convenzionali per la produzione del metanolo.
Tuttavia, anche se ampiamente utilizzato, questo processo genera emissioni di anidride carbonica.
Il progetto, sviluppato nei laboratori di Rostock, permette di sostituire il gas naturale con le biomasse prodotte nelle aziende agricole, come fonti di carbonio necessario per produrre il biometanolo.
Dalle biomasse di origine vegetale è possibile ottenere il biossido di carbonio dal quale, attraverso un processo di decomposizione che utilizza l’energia elettrica generata con le fonti rinnovabili, si ottiene il monossido di carbonio che è fatto reagire con l’idrogeno presente nell’acqua.
Utilizzando un catalizzatore a base di manganese, per facilitare la reazione di sintesi tra il monossido di carbonio e l’idrogeno, si ottiene il metanolo verde da utilizzare come biocarburante per la transizione energetica.
Utilizzando come materie prime necessarie per la produzione del metanolo verde le biomasse di origine vegetale, prodotte nelle aziende agricole e l’energia elettrica rinnovabile ottenuta con il fotovoltaico e l’eolico, è possibile ottenere il biocarburante.
Il processo basato sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, rispetto al metodo convenzionale per la produzione del metanolo che prevede l’utilizzo del gas naturale come fonte di carbonio, permette di ridurre le emissioni inquinanti.
La produzione del metanolo verde, con il progetto sviluppato dai ricercatori del Leibniz Institute for Catalysis di Rostock, permette di sviluppare un’economia del territorio in grado di favorire la produzione del biocarburante indispensabile per la transizione energetica.
Tuttavia, il cuore del progetto è il catalizzatore a base di manganese che svolge un ruolo fondamentale nella produzione del biocarburante.
Il catalizzatore a base di manganese, utilizzato con il monossido di carbonio ottenuto dalla decomposizione del biossido di carbonio mediante l’utilizzo dell’energia elettrica rinnovabile e l’idrogeno presente nelle molecole d’acqua, permette di facilitare la reazione di sintesi del metanolo verde.
Oltre a facilitare la produzione del biocarburante, aumentando la velocità di reazione di sintesi, il catalizzatore a base di manganese favorisce la formazione del metanolo verde, riducendo al minimo i sottoprodotti di reazione che generano inquinamento atmosferico.
Il processo, oltre a rivoluzionare la filiera associata alla produzione del metanolo verde, permette di plasmare un’economia del territorio in grado di sostenere la produzione locale del biocarburante e promuovere la transizione energetica.