L'udienza di convalida del fermo degli autori della strage di Palermo, che si è tenuta oggi 14 febbraio, è durata poco più di un'ora. Giovanni Barreca e i suoi due presunti complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina, sono rimasti in silenzio davanti al gip di Termini Imerese, Valeria Gioeli, che si è riservata la decisione.
I tre, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere, si sono infatti avvalsi della facoltà di non rispondere.
I tre sono comparsi davanti al gip in udienze separate. Giovanni Barreca, muratore 54enne, è accusato di avere ucciso i figli di 16 e 5 anni, dopo averli torturati. Alla fine di un rito esorcistico avrebbe anche bruciato e sepolto i resti della moglie Antonella Salomone.
Al termine dell’udienza, il legale di Barreca, l'avvocato Giancarlo Barracato, ha riferito alla stampa quanto riferitogli dal suo assistito.
ha dichiarato.
Massimo Carandente e Sabrina Fina si sono proclamati innocenti, come ribadito anche oggi dagli avvocati Sergio e Vincenzo Sparti:
Il pubblico ministero Manfredi Lanza ha chiesto la convalida del provvedimento e la conferma della misura cautelare in carcere. La decisione verrà presa dal gip nelle prossime ore.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri Barreca, Carandente e Fina -tutti e tre fanatici religiosi- si sarebbero conosciuti in una chiesa evangelica.
Il triplice omicidio sarebbe maturato in questo contesto, in quanto Barreca- come dichiarato agli inquirenti- avrebbe dovuto "liberare" la sua casa e suoi familiari dalla presenza del demonio. Sarebbero stati Carandente e Fina a incitarlo a commettere i delitti.
Nell'abitazione di famiglia ad Altavilla sarebbe avvenuto anche un esorcismo, stando a quanto dichiarato dalla primogenita di 17 anni, risparmiata dal padre e trovata in stato confusionale nella sua stanza.
Una vicenda terribile che probabilmente troverà altre risposte dall'autopsia sui corpi delle tre vittime, prevista per sabato.