14 Feb, 2024 - 13:39

Strage di Palermo, Barreca e i presunti complici in silenzio dal gip: si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Strage di Palermo, Barreca e i presunti complici in silenzio dal gip: si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

L'udienza di convalida del fermo degli autori della strage di Palermo, che si è tenuta oggi 14 febbraio, è durata poco più di un'ora. Giovanni Barreca e i suoi due presunti complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina, sono rimasti in silenzio davanti al gip di Termini Imerese, Valeria Gioeli, che si è riservata la decisione.

I tre, accusati di omicidio plurimo e soppressione di cadavere, si sono infatti avvalsi della facoltà di non rispondere.

I tre presunti autori della strage di Palermo non hanno risposto alle domande del gip

I tre sono comparsi davanti al gip in udienze separate. Giovanni Barreca, muratore 54enne, è accusato di avere ucciso i figli di 16 e 5 anni, dopo averli torturati. Alla fine di un rito esorcistico avrebbe anche bruciato e sepolto i resti della moglie Antonella Salomone.

Al termine dell’udienza, il legale di Barreca, l'avvocato Giancarlo Barracato, ha riferito alla stampa quanto riferitogli dal suo assistito.

virgolette
E' un uomo ancora sotto shock che ha ribadito di volere bene alla sua famiglia e di non essersi reso conto di quello che è successo

ha dichiarato.

Massimo Carandente e Sabrina Fina si sono proclamati innocenti, come ribadito anche oggi dagli avvocati Sergio e Vincenzo Sparti:

virgolette
Confermiamo che i nostri assistiti si dichiarano innocenti. C'era una conoscenza con Giovanni Barreca e c'è una presenza direi totalizzante della religione nella loro vita.

La ricostruzione del triplice omicidio

Il pubblico ministero Manfredi Lanza ha chiesto la convalida del provvedimento e la conferma della misura cautelare in carcere. La decisione verrà presa dal gip nelle prossime ore.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri Barreca, Carandente e Fina -tutti e tre fanatici religiosi- si sarebbero conosciuti in una chiesa evangelica.

Il triplice omicidio sarebbe maturato in questo contesto, in quanto Barreca- come dichiarato agli inquirenti- avrebbe dovuto "liberare" la sua casa e suoi familiari dalla presenza del demonio. Sarebbero stati Carandente e Fina a incitarlo a commettere i delitti.

Nell'abitazione di famiglia ad Altavilla sarebbe avvenuto anche un esorcismo, stando a quanto dichiarato dalla primogenita di 17 anni, risparmiata dal padre e trovata in stato confusionale nella sua stanza.

Una vicenda terribile che probabilmente troverà altre risposte dall'autopsia sui corpi delle tre vittime, prevista per sabato.

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Mariangela Celiberti
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