Diverse persone questa mattina a Napoli e in provincia sono finite in manette con l'accusa di traffico di droga e non solo: i carabinieri hanno proceduto con la notifica di 11 arresti e di 2 misure di divieto di dimora in Campania nei confronti di altrettante persone. Tutte sono gravemente indiziate. Nel corso delle indagini che hanno portato ai fermi di oggi è e mi ersa la presenza di una presunta organizzazione di tipo camorristico.
Nelle prime ore della mattinata di oggi, giovedì 15 febbraio 2024, ha iniziato a fare il giro del web e dei giornali la notizia degli 11 arresti che si sono verificati a Napoli. A compierli sono stati i carabinieri delle Compagnie di Giugliano in Campania e di Caivano.
Gli agenti hanno dato esecuzione ad ordinanze di misure cautelari. Ad emetterle è stato il Gip del Tribunale del capoluogo campano su richiesta della Procura di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.
Le misure sono state a carico di ben 13 soggetti. In 11 sono stati sottoposti alla custodia in carcere, mentre i rimanenti 2 al divieto di dimora in Campania. Queste persone risultano essere tutte gravemente indiziate, a vario titolo, di diversi reati.
Si va dal delitto di associazione di tipo mafioso, all’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Poi dalle estorsioni e tentate estorsioni, alla detenzione e porto di armi, passando per la detenzione a fine di spaccio di droga. Contestati anche delitti aggravati dal metodo mafioso.
Le misure notificate oggi sono arrivate in seguito a dettagliate indagini e particolari analisi svolte, in un determinato lasso di tempo, da investigatori e da esperti del settore. Le attività si sono concentrate sulla città di Napoli e provincia, coinvolgere le diverse zone limitrofe.
Nel corso di tali indagini, secondo le informazioni disponibili al momento, sembra essere emerso un gruppo di tipo camorristico operativo e ben sviluppato. Stando alle accuse mosse nei confronti di alcuni degli indagati, l'organizzazione avrebbe agito sui territori di Frattamaggiore, Frattaminore e nelle aree vicine.
Oltre al traffico di droga e sostanze stupefacenti, alle estorsioni e alle detenzioni illegali di porto d'armi di cui abbiamo parlato prima, gli investigatori hanno notato che potrebbero essersi verificate delle faide tra gruppi criminali locali.
Nello specifico, secondo gli esperti che si sono occupati di questo caso, ci sarebbero stati più sodalizi che avrebbero agito in contrapposizione armata tra di loro al fine di imporre la propria egemonia su determinati territori.
I gruppi avrebbero attuato una lunga serie di attività illecite, agendo anche a danno di lavoratori, imprenditori e commercianti ai quali avrebbero chiesto quello che comunemente viene chiamato pizzo.
Alcune delle persone che sono finite in manette oggi, secondo le accuse, avrebbero preteso il pagamento di somme di denaro da lavoratori della zona per consentire loro di proseguire la consueta attività lavorativa.
Ora 11 si trovano in carcere in attesa di essere giudicati all'interno di un tribunale. Nelle prossime settimane o nei prossimi mesi saranno protagonisti di un processo e si siederanno davanti ad un giudice, il quale sarà chiamato a stabilire la loro innocenza o la loro effettiva colpevolezza (con eventuale relativa pena).
Due giorni fa, il 13 di febbraio, abbiamo parlato di altri arresti per traffico di droga e sostanze stupefacenti a Roma. I carabinieri della Compagnia di Frascati avevano eseguito un blitz nel quartiere popolare e periferico di Tor Bella Monaca.
Avevano arrestato 6 persone tutte gravemente indiziate. Per due di loro c'era anche l'accusa di detenzione illegale ed illecita di armi da fuoco. Per la precisione si trattava di pistole.