Si celebra oggi, giovedì 15 febbraio 2024, la Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile. In Italia sono circa 1.500 i bambini che, ogni anno, ricevono una diagnosi di malattia oncologica. A questi si aggiungono 900 adolescenti. Gli ultimi progressi in ambito medico e scientifico hanno portato ad un aumento del tasso di guarigione, ma si tratta comunque di un tema molto importante su cui vanno tenuti accesi i riflettori.
A riferire alcuni numeri e dati riguardo tale argomento è, proprio in occasione della Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile 2024, il presidente di Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop), il dottor Paolo Viti. Lo riporta l’Ansa.
Il medico ci fa sapere che si stima che oggi in Italia ci sono almeno 50mila pazienti guariti da un tumore pediatrico e che gli ultimi progressi scientifici hanno portato fino all’80% il tasso di guarigione. Nel nostro Paese ci sono centri ospedalieri d'eccellenza e strutture dedicate proprio alla cura dei tumori infantili.
Ma se da un lato l'esperto evidenzia, in tale speciale occasione, i punti positivi, dall'altro parla anche di quelli negativi. Il presidente di Fiagop ribadisce la necessità di offrire cure adeguate a tutti i bambini e tutti i ragazzi. È di fondamentale importanza dunque arrivare anche in quelle aree del nostro Stivale dove i servizi non sono poi così sviluppati.
Tale Giornata Mondiale, nota anche con la dicitura inglese International Childhood Cancer Day (o ICCD), giunge quest'anno alla sua XXIV edizione. La ricorrenza è stata istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità, l’Oms. Serve a ribadire l'importanza delle attività di informazione e di sensibilizzazione riguardo a tali problematiche che colpiscono bambini, ragazzi e le loro famiglie.
L'obiettivo dell’Oms anche quest'anno è quello di contrastare le false credenze e le scorrette informazioni che sono ancora oggi presenti riguardo a tali malattie. Si vuole inoltre aiutare tutte le mamme e i papà che vedono i loro bambini soffrire a causa di tumori.
La ricerca scientifica continua a proseguire in questo senso anche se purtroppo non siamo ancora arrivati ai risultati sperati. Uno dei principali scopi in questo senso è quello di arrivare entro il 2030 a raggiungere almeno il 60% del tasso di sopravvivenza per tutti i bambini che ricevono una diagnosi di cancro nel mondo.
I tumori infantili tendenzialmente sono curabili ma continuano ad essere una delle principali cause di morte nei pazienti pediatrici. A livello mondiale si stima che ogni anno oltre 400mila tra piccoli e adolescenti sotto i 20 anni ricevono una diagnosi di cancro.
Il tasso di sopravvivenza in paesi come l'Italia è fino all’80%. Per quanto riguarda però i territori meno sviluppati e a basso reddito la percentuale si abbassa al 20%.
In occasione di questa ricorrenza sono diverse le associazioni, i gruppi, le società ospedaliere e gli esperti che organizzano attività di sensibilizzazione in Italia e nel mondo. La stessa Fiagop, ad esempio, segue una serie di appuntamenti rivolti a grandi e piccini.
La Giornata Mondiale è non solo per i bambini che ricevono una diagnosi di tumore e le loro famiglie, ma anche per gli esperti del settore. L’appello in questa giornata è anche ai medici, agli infermieri, ai ricercatori e a tutti gli esperti del settore.
Lo stesso ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha parlato di questa speciale ricorrenza. Ha ricordato che nel decreto Milleproroghe si parla di un aumento di fondi di 400mila euro per il 2024 per assistere i bambini affetti da patologie oncologiche.
Da non dimenticare infine che dal 2023 e fino al 2027 è attivo in Italia il Piano Oncologico Nazionale. Si tratta di un documento di pianificazione per la prevenzione e il contrasto del cancro. È stato adottato con Intesa in Conferenza Stato-Regioni ed è in linea con la WHO Global Childhood Cancer Initiative.
Esso si propone, tra le altre cose, di eliminare il dolore e la sofferenza dei piccoli pazienti che combattono il cancro.
Si promuove infine, in generale, un corretto stile di vita per prevenire la possibilità di sviluppare un cancro (e questo vale soprattutto per i più grandi).