"Una giornata molto importante", l'hanno definita Claudio e Paola Regeni, i genitori di Giulio Regeni, ricercatore friulano torturato e ucciso nel 2016 a Il Cairo, in Egitto. Oggi, 20 febbraio, è iniziato davanti alla Corte D'Assise di Roma il processo a carico dei quattro 007 egiziani accusati di essere i responsabili della sua morte.
In aula erano presenti i genitori di Giulio Regeni. Assenti invece i quattro imputati, agenti della National Security: il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.
Non sono stati notificati loro gli atti dell'udienza dopo il rifiuto dell'Egitto di comunicare i recapiti, ma il processo si farà comunque, come stabilito dalla Consulta lo scorso settembre.
Nel processo la Presidenza del Consiglio si è costituita parte civile sollecitando, in caso di condanna, un risarcimento di 2 milioni di euro.
Queste le parole dell'avvocato Alessandra Ballerini, legale di Claudio e Paola Regeni. Oggi, infatti, i difensori dei quattro imputati hanno sollevato delle questioni preliminari, su cui il giudice si è riservato di decidere. Una riguarda la conoscenza delle generalità dei 007.
ha dichiarato in aula il pm Sergio Colaiocco ricordando che, in un precedente procedimento, solo usando una foto era stato processato un imputato.
L'avvocata Ballerini si è pronunciata anche sulla questione della giurisdizione.
ha affermato.
A piazzale Clodio, davanti al Tribunale di Roma, erano presenti anche alcuni esponenti politici al fianco dei genitori di Giulio e dei rappresentanti delle associazioni che da anni combattono affinché sia fatta giustizia.
Tra loro il deputato dem Gianni Cuperlo, l’onorevole Laura Boldrini, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
La difesa dei quattro imputati ha presentato eccezioni per richiedere la nullità del decreto che ha stabilito di poter procedere con il processo.
L'avvocato Tranquillino Sarno, difensore di Athar Kamel Mohamed Ibrahim, ha dichiarato che, ad oggi, gli stessi legali non sappiano se gli imputati siano ancora in vita.
ha spiegato a margine dell'udienza, rispondendo alle domande dei giornalisti.
L'avvocato Sarno aveva affermato poco prima in aula: