20 Feb, 2024 - 20:54

La Lega di Matteo Salvini sotto accusa per Russia Unita e Navalny

La Lega di Matteo Salvini sotto accusa per Russia Unita e Navalny

Una fase politica "ampiamente chiusa", un accordo "non vincolante", siglato dalla vecchia Lega Nord e non dall'attuale Lega per Salvini premier. Anzi, dice il vice segretario Crippa, "non c'è mai stato nessun accordo con Russia Unita". Il Carroccio minimizza la portata del rapporto con il partito di Vladimir Putin, lo contestualizza al 2017 quando "tutti volevano avvicinare la Russia all'Occidente" e respinge ancora una volta le accuse di filoputinismo. Per le quali Carlo Calenda - e questa è la novità che riporta d'attualità il tema - è pronto a presentare una mozione di sfiducia al vice premier Matteo Salvini. Il quale già stamattina sottolineava: "Tutte le fesserie in questi anni sui legami con la Russia, i finanziamenti inesistenti sulla Russia, sono state archiviate, i giudici hanno detto che non è successo nulla, palle". Ma oltre alle accuse penali, c'è il tema politico: "Se la Lega e Matteo Salvini non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell'accordo con il partito di Putin Russia Unita, Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini. Un Ministro della Repubblica non può essere partner politico di un dittatore assassino e imperialista che vuole disgregare l'Ue", tuona Calenda. Ma per la Lega, appunto, quella fase "è ampiamente chiusa, è ovvio che sia così", dicono da via Bellerio. E il deputato Borghi contesta sui social che ci sia stato un rinnovo nel 2022: "L'accordo non ebbe alcun seguito e quindi in pratica decadde per inazione. È totalmente ridicolo quindi dire che l'accordo sia stato volontariamente rinnovato". Non solo: "Dopo l'invasione dell'Ucraina, tutti abbiamo condannato l'invasione russa e stiamo dalla parte della democrazia", assicura il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo. Restano però le accuse delle opposizioni, che chiamano in causa anche il governo.

Azione di Carlo Calenda prepara mozione contro la Lega

Da Palazzo Chigi ricordano però che sulla Russia la linea di Giorgia Meloni è sempre stata "molto chiara". Anche per quanto riguarda la morte di Navalny, la premier ha subito dichiarato che "è un'altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale", auspicando che "su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza".

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Marco Antonellis
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