Il congedo parentale è una copertura economica riconosciuta dall’Inps anche agli operai agricoli.
Indennità di questo tipo, solitamente, sono a carico dell’Inps e vengono anticipate dal datore di lavoro.
Ci sono, però, alcune eccezioni. Una di queste riguarda la gestione dei congedi degli operai agricoli a temo indeterminato.
Vediamo come funziona il congedo parentale per gli operai agricoli e come si fa il pagamento diretto della prestazione.
Il congedo parentale per i lavoratori agricoli segue una particolare disciplina e disposizioni speciali. Cambiano alcune regole, requisiti e condizioni necessarie per fruire dei congedi indennizzabili rispetto agli altri lavoratori.
Gli operai agricoli con contratto di lavoro a tempo determinato, iscritti negli elenchi nominativi, hanno diritto alla fruizione del congedo parentale, di maternità e paternità, a condizione che risultino iscritti nei predetti elenchi e nell'anno precedente per almeno cinquantuno giornate lavorate.
Le lavoratrici e i lavoratori del settore agricolo, assunti con contratto di lavoro a tempo determinato, possono fare richiesta di congedo parentale nel primo anno di vita del figlio, solo se hanno prestato 51 giornate di lavoro in agricoltura nell’anno precedente l’evento.
Per quanto riguarda gli anni successivi al primo (fino al sesto mese per i periodi di congedo indennizzabili e fino al dodicesimo per i periodi di congedo fruibili), gli operai agricoli possono fare richiesta solo a condizione che sussista lo status di lavoratore. Come abbiamo detto, lo status viene rappresentato dall’iscrizione negli elenchi agricoli, oltre che avere 51 giornate di lavoro nel settore agricolo.
Le condizioni appena citate devono essere riferite all’anno precedente la nascita del figlio o, nello stesso anno, solo quando le giornate svolte siano tutte antecedenti al congedo stesso.
Bisogna fare una differenza tra la domanda di congedo parentale in modalità giornaliera tra quella di modalità oraria.
Per quanto riguarda la domanda di congedo in modalità giornaliera, si deve presentare la domanda alla quale deve essere allegata un’autocertificazione, in cui il lavoratore deve indicare:
L’esito positivo verrà segnato dalla sede competente per il recupero degli importi indebitamente conguagliati. L’annullamento delle operazioni sarà comunicato all’azienda tramite l’invio di un apposito provvedimento.
Come sottolineato dall’Inps, fino all’implementazione della procedura verrà corrisposto solo il 30% dell’indennità.
In base alla Legge n. 663/1979, l’Inps deve provvedere al pagamento diretto delle indennità economiche per gli eventi di malattia e di maternità a:
Quindi, in base alla suddetta legge, anche gli operati agricoli, assunti a tempo indeterminato e a tempo determinato, fanno parte dei destinatari del pagamento diretto della prestazione.
Per quanto riguarda, invece, le domande di congedo parentale in modalità oraria, la procedura telematica può gestire la richiesta di pagamento diretto.
Se vengono rispettati tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge, l’Inps provvede ad effettuare il pagamento diretto dell’indennità. Vengono effettuate tutte le verifiche sui flussi Uniemens/PosAgri per verificare la presenza di importi erroneamente conguagliati da parte del datore di lavoro.
Come abbiamo anticipato, se la domanda ha esito positivo, sarà richiesto l’invio di una segnalazione, così da recuperare gli importi indebitamente conguagliati.
Le operazioni di annullamento e i relativi effetti devono essere visibili nell’estratto conto aziendale.
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