Dopo tanti problemi, Matteo Salvini trova in Luigi Sbarra un alleato per il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Il segretario Cisl, a Palermo, si dice convinto che l'opera può rappresentare un volano di crescita per il Sud, ma non manca di richiamare all'ordine l'esecutivo sull'autonomia differenziata.
Ponte sullo Stretto, autonomia e Pnrr.
È un Luigi Sbarra impegnato nell'esercitare la propria pressione sul governo su alcuni dei temi più 'caldi' del momento, quello che interviene a Palermo, in occasione del consiglio generale della Cisl Sicilia riunito all’Hotel delle Palme.
Tappa a Palermo oggi per il Segretario Generale della Cisl #LuigiSbarra che concluderà a fine mattinata i lavori del Consiglio Generale della @CislSicilia . Nel pomeriggio il leader Cisl inaugurerà la nuova sede della struttura regionale siciliana. pic.twitter.com/EBzm2Khmpi
— CISL Nazionale (@CislNazionale) February 23, 2024
A partire proprio dall'opera che vede la Lega di Matteo Salvini in prima linea, nonostante intoppi e critiche recenti, sfociati nell'inchiesta della Procura di Roma che ha mandato su tutte le furie il ministro per le Infrastrutture leghista.
Sbarra conferma la posizione della Cisl favorevole all'opera, spiegando come questa possa rappresentare un'importante occasione di crescita per il Sud, diventando punto di partenza per interventi infrastrutturali che riguardino non solo Sicilia e Calabria.
Dove la voce del segretario Cisl si fa più critica nei confronti dell'operato dell'esecutivo è sul progetto di autonomia portato avanti da Roberto Calderoli, ministro per gli affari regionali e le autonomie.
Sbarra chiede un confronto e un dialogo costante tra governo, enti locali e parti sociali, che eviti "colpi di mano" o "soluzioni pasticciate che possono spaccare il Paese".
Nel merito, il segretario Cisl torna sulla questione fondamentale dei livelli essenziali dei servizi, che devono essere garantiti da Nord a Sud.
Sul tema dell'unità nazionale, infine, un ruolo centrale può essere giocato dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), se l'Italia confermerà gli impegni presi in tema di ripartizione degli investimenti, garantendone il 40% al Mezzogiorno.
A questo proposito, Sbarra conclude il proprio intervento a Palermo ricordando proprio come l'Europa riconosca risorse proprio per l'eliminazione dei divari di crescita e sviluppo tra Nord e Sud. Sempre che le classi dirigenti nazionali, cui Sbarra si appella, siano consapevoli di questa opportunità.