Emergono nuove indiscrezioni riguardo il futuro del "Castello delle Cerimonie" a Radio Cusano Campus, durante il programma radiofonico "Turchesando" condotto dalla speaker Turchese Baracchi.
Imma Polese, imprenditrice e proprietaria del "Castello delle Cerimonie", sede di migliaia di matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e pre-diciottesimi, ha aggiornato i suoi fan mediante i suoi rappresentanti, sulla presunta confisca del Castello - La Sonrisa e sul percorso intrapreso per salvare la struttura e il lavoro di 150 dipendenti e le rispettive famiglie, attualmente a rischio.
La rappresentante della famiglia Polese, ha innanzitutto voluto rincuorare i propri clienti sull'attuale situazione in cui verte la struttura: "Continuiamo a lavorare e abbiamo una programmazione già in corso e ben delineata. La Sonrisa non ha chiuso e non ha cessato l'attività".
Interrogata dai presentatori sull'argomento disdette, la delegata ha risposto: "C'è sicuramente qualche piccola paura da parte degli ospiti davanti alla prospettiva dei prossimi mesi. Le notizie fanno scalpore, lo sapete. Per noi è stato un disastro apprendere la situazione, figuriamoci per le persone che hanno pianificato un matrimonio anni prima. I nostri clienti hanno fiducia nel fatto che l'attività proseguirà".
"La sentenza c'è già, ma deve ancora diventare esecutiva. Ci auguriamo che qualora ci fosse una chiusura, non sia così repentina", si auspica la portavoce e prosegue: "C'è sicuramente qualcosa che non va. Entrare nei meriti della situazione è inutile, c'è bisogno di una soluzione concreta, la legge è legge ed è giusto che vada rispettata"
Avendo perseguito tutti gli iter burocratici, resta per La Sonrisa, il responso della corte di Strasburgo: "Adesso c'è bisogno di trovare una soluzione. Bisogna fare affidamento sulle istituzioni e coloro che hanno nelle loro mani il potere decisionale, prendendo la decisione più giusta per la continuità di questa attività"
La presentatrice Turchese Baracchi, ha inoltre chiesto delucidazioni sul futuro dei dipendenti e delle famiglie alla rappresentante: "Le famiglie che rischiano il lavoro sono 150, abbiamo dei colleghi neo-papà. Io penso che le istituzioni possano trovare una soluzione equa e giusta per tutti quanti"
Sull'argomento delle voci, delle calunnie, il sostituto conclude: "E' più facile scogliere un atomo che un pregiudizio e bisogna che si viva in un mondo con un'apertura mentale più ampia di questa. Attendiamo prima una risposta concreta dalle istituzioni. Per adesso le porte del castello sono sempre aperte a tutti"