Ascoltare di più i territori. E’ il ritornello che da 48 ore ripetono gli esponenti di centrodestra ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti. Sulla questione è ritornato anche il vicepresidente del Senato, il leghista Gian Marco Centinaio, che ha anche smentito l’ipotesi del voto disgiunto del Carroccio per la neoeletta presidente della Sardegna, Alessandra Todde.
La vittoria del centrosinistra in Sardegna continua ad agitare gli animi nella maggioranza di Governo. La sconfitta non è andata giù a chi, la candidatura del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu l’ha subita, ovvero la Lega che aveva provato fino alla fine a proporre la ricandidatura dell'ex governatore Christian Solinas. Non è andata giù alla Lega, ma neanche a Forza Italia, che non ha mancato di sottolineare con i suoi esponenti l’errore di non aver ascoltato il territorio.
C’è irritazione nonostante la necessità di apparire compatti in vista del prossimo appuntamento elettorale in Abruzzo, dove il prossimo 10 marzo il governatore uscente, Marco Marsilio (FdI), si gioca la poltrona di presidente con il candidato del campo largo del centrosinistra Luciano D’Amico. Un campo largo, che a differenza della Sardegna, in Abruzzo potrà contare anche sull’appoggio di Azione.
Ha detto il senatore leghista Centinaio commentando, al microfono dell’inviato di Tag24 Lorenzo Brancati, i risultati delle elezioni regionali sarde e smentendo l’ipotesi maliziosa di un voto disgiunto della Lega contro il candidato di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu.
I fatti della Sardegna hanno per qualche ora fatto passare in secondo piano una questione che nei giorni scorsi ha messo a dura prova la tenuta della maggioranza, ovvero, il terzo mandato per i governatori delle regioni. La bocciatura dell’emendamento della Lega al Dl Elezioni in commissione Affari Costituzionali al Senato non ha messo la parola fine alla questione, con il partito di Salvini, ma non solo, pronto a ritornare all’attacco.