Nessuna interferenza con la giustizia ungherese ma si lavora affinché Ilaria Salis abbia un processo giusto e venga assicurata la sua dignità. Questo emerge dall'incontro di oggi alla Farnesina tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il suo corrispettivo ungherese Peter Szijjartò.
Si parla di Ilaria Salis alla Farnesina, dove si è tenuto un incontro tra Tajani e Peter Szijjartò, ministro degli Esteri unghese. Il vicepremier ha espresso soddisfazione per l'anticipo della prossima udienza al 28 marzo ma ha anche ribadito la necessità di un giusto processo e di assicurare la dignità e i diritti della detenuta 39enne accusata di aver aggredito un gruppo di neonazisti.
Non ci sarà nessuna interferenza con la giustizia Budapest, come già detto più volte dal ministro degli Esteri. Dal canto suo, Szijjartò ha detto che l'Italia ha più volte cercato di 'disturbare' il processo e ha detto che Salis va punita.