Maggiore aggressività contro le forze dell'ordine nelle manifestazioni di piazza per accrescere la tensione. E’ l’allarme contenuto nelle parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso dell’informativa a Montecitorio sui fatti avvenuti ai cortei pro Palestina a Pisa e Firenze, nel corso dei quali le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti per impedirgli di forzare i cordoni di sicurezza.
Un’informativa non priva di tensioni, nel corso della quale il vicepresidente della Camera, ha dovuto in più occasione richiamare l’Aula all’ordine, invitando a interiorizzare il dissenso per poi manifestarlo nel dibattito successivo. Nella sua informativa, il ministro ha ricostruito quanto accaduto a Pisa e Firenze e ha, in più occasioni, ribadito la solidarietà alle forze di polizia, ribadendo il loro diritto a non subire processi sommari e raccogliendo il lungo applauso dell’Aula.
Nella sua informativa, il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, ha lanciato un allarme circa il rischio di infiltrazioni nelle manifestazioni di piazza di sodalizi di area antagonista volte ad accrescere il livello di tensione.
Il Ministro, riferendosi ad evidenze investigative, ha dato notizia, dell'individuazione di particolari dinamiche da cui si evidenzierebbe
Piantedosi ha, poi, sottolineato la necessità di:
Il Ministro dell'Interno, ha risposto anche alle accuse mosse al Governo in merito ad eventuali tentativi di repressione del dissenso politico nelle piazze e ha ribadito che non bisogna fare processi sommari alle forze dell'ordine.
Ha dichiarato il ministro che poi ha aggiunto:
Il titolare del Viminale ha lanciato un appello a tutte le forze politiche ad evitare di polarizzare il dibattito, facendo passare il messaggio secondo il quale le forze di polizia sarebbero in contrapposizione ai manifestanti.
Ma tornando ai fatti, nella sua informativa, il ministro degli Interni ha ricostruito quanto accaduto lo scorso 23 febbraio a Firenze e Pisa, città in cui si sono svolti i cortei pro Palestina al centro delle polemiche.
In entrambi i casi, secondo quanto riferito dal titolare del Viminale, le forze dell’ordine sono dovute intervenire per evitare che i manifestanti, deviando dal percorso concordato, si dirigessero verso luoghi sensibili. Le cariche di alleggerimento delle forze dell’ordine sarebbero state dettate dalla necessità di impedire che i manifestanti di forzare i cordoni di sicurezza posti a protezione di tali luoghi.
Il bilancio finale è stato di cinque manifestanti recatisi al pronto soccorso e di altrettanti deferiti – tutti maggiorenni - per minacce e violenze a pubblico ufficiale e imbrattamento a Firenze.
Negli scontri di Pisa, invece, sono rimasti contusi 17 manifestanti, di cui 11 minorenni e 2 funzionari di polizia. Deferite anche 4 persone – tutte maggiorenni – per resistenza a pubblico ufficiale.
In merito alla manifestazione di Pisa, Piantedosi ha sottolineato anche che "in totale violazione della legge non era stato presentato alcun preavviso alla Questura".
Ha dichiarato Piantedosi che, ringraziando il Governo e il Presidente della Repubblica per la solidarietà espressa nei suoi confronti e nell’operato delle forze dell’ordine, ha aggiunto concluso il suo intervento facendo proprie le parole del presidente Sergio Mattarella: