Alessandra Mastronardi: un tradimento è la causa del divorzio (presunto) dal marito Gianpaolo Sannino? Da qualche giorno sul profilo Instagram dell'esperta di gossip Deianira Marzano continuano ad apparire screenshot di segnalazioni in merito a quella che dovrebbe essere la rottura tra Alessandra Mastronardi e Gianpaolo Sannino.
Ricordiamo che i due si sono sposati solo lo scorso sabato 8 luglio e la cerimonia si è svolta a Capri, in una venue suggestiva con i faraglioni sullo sfondo. Cos'è successo poi? Alessandra avrebbe smesso di seguire Gianpaolo su Instagram e ha anche rimosso dal proprio account le immagini del matrimonio. Ma perché?
Secondo alcuni pettegolezzi l'attrice ed il dentista sarebbero entrati in crisi poco dopo le nozze, anche se la Mastronardi aveva smentito tutto proprio lo scorso dicembre. In quel caso, ospite del programma Stasera c'è Cattelan con Alessandro Cattelan su Rai 2 in seconda serata aveva dichiarato: "Il matrimonio sta andando molto bene". A quanto pare però la rottura sarebbe reale e sarebbe tutta colpa di un tradimento, come fa sapere un utente alla Marzano:
Deianira ha voluto specificare che lei non è a conoscenza del motivo della separazione, ma che le soffiate in merito sono molte e vanno tutte nella stessa direzione. Prima di lui Alessandra era stata insieme a Ross McCall: i due si erano conosciuti nel 2017 sul set del film About Us, girato a Roma ed era stato amore a prima vista. Anche in quel caso erano circolati vari rumors su un presunto tradimento, ma da parte di lei, smentiti dalla diretta interessata sui canali social:
Alessandra e Gianpaolo si conoscono da ben 17 anni, infatti lui è stato il primo fidanzato della famosa attrice, con cui ha fatto un lungo tira e molla, fino ad oggi. Aveva detto a Vanity Fair:
La loro prima uscita ufficiale insieme è stata per la prima al Teatro La Scala. Gianpaolo ha deciso di chiederla in moglie durante una cena a Positano, nel dettaglio nella trattoria stile anni Cinquanta, come ha svelato l'ex protagonista de I Cesaroni sempre attraverso la stessa intervista a Vanity Fair: