13 Mar, 2024 - 17:31

Cosa scrivere nei bonifici tra parenti? La causale per non destare sospetti

Cosa scrivere nei bonifici tra parenti? La causale per non destare sospetti

Il trasferimento di fondi attraverso il bonifico bancario rappresenta uno strumento ampiamente utilizzato per lo spostamento di somme tra conti correnti, incluso il caso di donazioni tra parenti. Tuttavia, è di cruciale importanza specificare accuratamente la causale del bonifico al fine di evitare controlli fiscali e potenziali sanzioni tributarie. Questo articolo fornisce indicazioni pratiche su come selezionare la causale adeguata per i bonifici di donazione tra parenti e risponde alle domande più comuni in merito.

Con l'attuale normativa antiriciclaggio, è obbligatorio fornire una chiara indicazione dell'origine di ogni transazione sul proprio conto corrente. Anche in caso di bonifici tra parenti, è essenziale specificare la causale, indipendentemente dall'importo dell'operazione, al fine di garantire trasparenza e giustificazione dell'operazione, evitando così eventuali verifiche e sanzioni.

Va precisato che, nonostante il divieto di utilizzare contanti negli scambi di denaro tra soggetti diversi sia limitato a importi superiori a 5.000 euro, tale limite non si applica alle transazioni bancarie. Pertanto, è fondamentale specificare la causale anche per importi inferiori a 5.000 euro.

Cosa scrivere nei bonifici tra parenti?

Non esistono formule standard per la causale del bonifico, ma è essenziale essere precisi nella descrizione del motivo del trasferimento. Ecco alcuni esempi di causali a cui fare riferimento:

  • "Regalo da parte di mia madre per il compleanno di mio figlio Marco"
  • "Donazione proveniente da mio fratello in occasione del matrimonio di mia sorella Lucia"
  • "Contributo destinato al viaggio di mio nipote Andrea"
  • "Regalia come sostegno economico"

Nel caso in cui la somma trasferita rappresenti un prestito, è consigliabile specificare che si tratta di un prestito "infruttifero" nella causale. Questo aiuta a prevenire eventuali accertamenti riguardo a presunti interessi maturati e mai registrati. Ad esempio: "Prestito infruttifero concesso a mio figlio Giuseppe".

È obbligatorio indicare il nome e il grado di parentela del beneficiario nella causale del bonifico?

No, non è obbligatorio inserire il nome e il grado di parentela del beneficiario nella causale del bonifico. Questo perché il beneficiario è già identificato come intestatario del conto, mentre il grado di parentela può essere verificato in qualsiasi momento attraverso un certificato anagrafico.

Perché è importante specificare che si tratta di una donazione o di un regalo?

La legge presume che ogni bonifico ricevuto sul conto corrente costituisca reddito, soggetto a dichiarazione fiscale e al pagamento delle relative imposte. Spetta al contribuente dimostrare che l'importo non è soggetto a tassazione, ad esempio, nel caso di donazioni di modico valore. La causale del bonifico può costituire uno degli elementi di difesa contro l'Agenzia delle Entrate. Tuttavia, è importante notare che non può essere l'unico elemento di prova. In particolare, in situazioni in cui sono coinvolte cifre considerevoli, è consigliabile formalizzare la donazione con una scrittura privata registrata o dotata di data certa, ad esempio attraverso l'autentica notarile o l'invio tramite PEC.

Quali sono le possibili conseguenze di una causale errata o imprecisa?

Una causale errata o imprecisa potrebbe attirare l'attenzione delle autorità finanziarie, che potrebbero avviare controlli e verifiche sulle operazioni bancarie coinvolte. In caso di irregolarità, si potrebbe incorrere in sanzioni pecuniarie o, nei casi più gravi, in conseguenze penali. Per evitare questi rischi, è fondamentale seguire le linee guida sopra indicate, fornendo una causale chiara, precisa e conforme alle normative vigenti.

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