Sapevi che la maggioranza dei suicidi che si verificano nel mondo coinvolge gli uomini? Quali sono i fattori dietro questa tragica tendenza?
Questo fenomeno complesso è influenzato da una serie di fattori psicologici, sociali, culturali ed economici, che possono interagire in modi diversi nelle vite degli uomini.
Alcune motivazioni potrebbero essere le pressioni sociali legate alla mascolinità tradizionale, i problemi di lavoro e le sfide economiche, ma anche lo stigma sociale riguardante i problemi di salute mentale. Scendiamo nei dettagli.
In Italia, negli ultimi 20 anni, la media annua di suicidi è stata di circa 4.000 persone, con una prevalenza del 75% di uomini.
La connessione tra la depressione maschile e il rischio di suicidio è un tema complesso che richiede una riflessione approfondita.
Sebbene l'ideazione suicidaria non sia sempre direttamente correlata alla depressione, è comune che queste due condizioni si influenzino reciprocamente.
Di solito gli uomini incontrano difficoltà nel riconoscere e affrontare il disagio psichico, soprattutto trovano arduo chiedere aiuto e andare in terapia. Tutto questo rende più difficile la prevenzione del suicidio.
Storicamente, agli uomini è stato insegnato a nascondere i propri sentimenti e a reprimere le emozioni negative, il che può portare a problemi relazionali, aggressività e comportamenti a rischio.
La nostra società spesso non fornisce adeguato supporto per affrontare la sofferenza mentale, nonostante la crescente consapevolezza sui problemi esistenti di salute mentale e aumentati dopo la pandemia.
Parlarne più spesso, rappresenta un passo importante verso il raggiungimento delle persone che hanno bisogno di assistenza adeguata.
Riconoscere i segnali di una richiesta di aiuto è fondamentale per affrontare i rischi legati alla salute mentale degli uomini. Spesso, la mancanza di comunicazione e la difficoltà nell'ammettere i problemi sono sintomi che nascondono un profondo disagio interiore.
L'atteggiamento di voler apparire forti all'esterno può impedire agli uomini di chiedere aiuto quando ne hanno bisogno, mentre le pressioni finanziarie e lavorative possono aggravare ulteriormente la situazione, portando al tentativo di suicidio.
La salute mentale (sulla quale c'è un disegno di legge) degli uomini è una questione complessa e spesso trascurata. Secondo gli esperti, il silenzio attorno ai problemi psicologici può essere pericoloso, poiché aumenta il rischio di suicidio.
La depressione, anche se sorridente, è una delle principali cause di suicidio, eppure può essere trattata con successo. Ma non può essere curata se non c'è il primo passo verso, ovvero riconoscere il problema e cercare aiuto. Il medico di famiglia può essere un prezioso punto di contatto per avviare il percorso di assistenza e terapia.
È importante notare che spesso la ricerca di soluzioni rapide ai problemi psicologici può portare a un aumento dell'abuso di sostanze come droghe e alcol, peggiorando ulteriormente la situazione. Secondo l'OMS, l'abuso di alcol è correlato a quasi il 50% dei casi di suicidio.
Gli specialisti concordano sul fatto che le cause di questa tendenza siano varie e complesse. In generale, i metodi di suicidio scelti dagli uomini tendono ad essere più risoluti e violenti, rendendo i loro tentativi più efficaci.
Le cause? Da un lato ci sono questioni legate alla gestione delle relazioni da parte degli uomini, mentre dall'altro c'è l'incapacità della società e degli uomini stessi di riconoscere e affrontare i problemi specifici legati alla mascolinità.
Questa mancanza di consapevolezza e di supporto può avere conseguenze fatali, contribuendo alla perpetuazione di stereotipi dannosi e alla mancanza di adeguata assistenza medica.
Nonostante la prevalenza maggiore di suicidi tra gli uomini, è fondamentale non trascurare il grido di aiuto implicito nei tentativi di suicidio delle donne.
Le statistiche mostrano che spesso tali tentativi sono mal interpretati o sottovalutati, mentre in realtà possono rappresentare un segnale di profondo disagio emotivo e la necessità di un intervento tempestivo.