19 Mar, 2024 - 11:24

Case green, Castaldo (Az): “Chi pagherà? Le famiglie italiane. Rischio svalutazione immobili”. E sulle Regionali Piemonte attacca Conte

Case green, Castaldo (Az): “Chi pagherà? Le famiglie italiane. Rischio svalutazione immobili”. E sulle Regionali Piemonte attacca Conte

Un tempo il mattone rappresentava un investimento sicuro, la ricchezza che i nonni e i genitori passavano a figli e nipoti. Oggi purtroppo il bene rifugio per eccellenza, la casa, rischia di trasformarsi in pozzo destinato ad inghiottire i risparmi delle famiglie italiane.

E’ questo il principale timore degli italiani, spaventati dalle conseguenze dell’approvazione - da parte del Parlamento Europeo - della cosiddetta direttiva sulle case green che prevede l’obbligo - per tutti gli Stati europei - di intervenire sul proprio patrimonio immobiliare con misure volte a favorire all’efficientamento energetico. I vincoli sono stringenti: un miglioramento del 16% nel triennio 2027-2030 e del 20-22% entro il 2035 per gli edifici privati.

Chi pagherà per i lavori? Saranno previsti bonus per i proprietari degli immobili, o, i costi ricadranno sulle spalle delle famiglie italiane? Ci sarà una svalutazione degli immobili classificati come non green?

Sono le domande che si fanno gli italiani preoccupati. Preoccupazione che sembrerebbe giustificata, almeno in base alle valutazioni fatte dagli europarlamentari italiani che hanno votato contro in Europa.

Tag24 ha intervistato l’europarlamentare di Azione, Fabio Massimo Castaldo, ex M5S che in questi mesi ha aderito al partito fondato da Carlo Calenda. Castaldo ha spiegato le ragioni che hanno portato il suo partito a contrastare la direttiva europea sulle case green.

Non una questione di scarsa sensibilità verso il tema del risparmio energetico, ma la semplice valutazione dell'irrealizzabilità e dell’inadeguatezza del provvedimento. Il timore è che si sia fatto il passo più lungo della gamba e che come al solito, poi, a pagarne le conseguenze, almeno nel nostro paese, saranno come al solito le famiglie italiane.

Castaldo: "Serviranno 86 miliardi. Non è previsto nessun fondo europeo. Chi pagherà i costi dei lavori?

D: Perché Azione ha deciso di votare 'no' alla direttiva Ue sulle case green approvata la scorsa settimana dal Parlamento Europeo?

R: Partiamo dal presupposto che tutti condividiamo l’idea che sia prioritario abbattere i consumi energetici. Purtroppo, però, con questa direttiva si fanno i conti senza l’oste perché - da calcoli fatti dal nostro centro studi - emerge che gli obiettivi che sono stati proposti, a fronte degli investimenti ingenti da fare, in un arco di tempo molto limitato, fanno venire meno la sostenibilità stessa degli interventi. Inoltre, abbiamo calcolato che sarebbe necessario un esborso economico di circa 86miliardi l’anno. Noi, quindi, ci siamo chiesti: chi pagherà?

D: Appunto, chi pagherà i costi dei lavori? Quali sono i rischi per le famiglie italiane?

R: Il problema è proprio questo. Non è previsto nessun fondo europeo che vada a ovviare a questa criticità finanziaria. Si è cercato di portare avanti un’iniziativa anche importante, senza però valutare le coperture economiche necessarie. Questo è il motivo principale per cui abbiamo votato contro. La nostra paura è che gli stati con maggiori spazi fiscali, come ad esempio la Germania, potranno intervenire per dare sostegno e misure di incentivo molto solide ai proprietari che dovranno affrontare tale spesa, cosa che, invece, è improbabile accada in Italia, scaricando i costi sulle famiglie. Il nostro è un patrimonio immobiliare molto vecchio bisogna in molto casi di profondi interventi di miglioramento. Potrebbe essere un onere insostenibile per i nostri proprietari e per il mercato immobiliare italiano.  

Case green, l'europarlamentare di Azione: "Rischio profonda svalutazione immobili"

D: E chi non potrà permettersi di fare questi lavori? C’è il rischio di svalutazione degli immobili?

R: Il rischio è proprio questo, ovvero che il mercato tenda a escludere gli immobili che non rientrano nei parametri di efficienza energetica. C’è il timore di creare delle distorsioni che potrebbero mettere in difficoltà il mercato, o, comportare una profonda svalutazione degli immobili. Sono tutte considerazioni che ci meravigliamo che non siano state fatte da parte della Commissione Europea. L’urgenza di affrontare la crisi climatica è sotto i nostri occhi anche il modo in cui lo si fa e i mezzi che vengono mobilitati contano.

D: Il Governo non potrebbe intervenire con dei bonus e degli aiuti?

R: E’ altamente improbabile. Anzi durante la discussione sul patto di stabilità il superbonus è stato uno dei punti dolenti che ci sono stati imputati da Francia e Germania. E’ paradossale che da un lato si chieda di fare degli interventi così onerosi senza dare coperture europee e dall’altro si stigmatizzino provvedimenti nazionali che vanno in questa direzione. Bisognerebbe lasciare gli stati membri un margine di flessibilità per i piani di ristrutturazione basandoli sul principio di efficientamento energetico ottimale in funzione dei costi. Questo margine di flessibilità nella direttiva non c’è.

Castaldo: "Elezioni regionali? Conte rivendica ruolo di leader a costo di far collassare le chance della coalizione di vincere"

D: Negli ultimi giorni Azione è stata al centro di accese polemiche a causa delle scelte fatte in relazione alle elezioni regionali. Cosa sta accadendo nel campo largo del centrosinistra?

R: In Basilicata la scelta dei vertici del Pd e del M5S va verso il camposanto. In qualche modo si sta riconoscendo una sorta supremazia implicita di Giuseppe Conte che fa accordi secondo la convenienza del momento. Azione permane come un soggetto politico che non chiude mai accordi aprioristici o di bandiera ma, valuta sempre nel merito la qualità delle candidature e dei progetti. Aver voluto escludere dal tavolo Azione, è una colpa che va imputata agli altri a chi l’ha commessa, non a noi. Ne prendiamo atto, andiamo avanti e faremo le nostre valutazioni pensando alla qualità dell’offerta politica e amministrativa che verrà messa in atto. Sono altri che compiono scelte ideologiche non certo noi.

D: E in Piemonte? Dove vi posizionerete?

R: In Piemonte si stanno effettuando delle valutazioni, è un altro di quei casi in cui la litigiosità del centrosinistra rende difficile individuare delle candidature di alto livello. Lo scontro acerrimo tra Pd e Cinque Stelle nella regione non stia portando a niente di costruttivo. Tra l’altro, poi, individuare le candidature a brevissimo tempo dalla presentazione delle liste, quando dall’altra parte ci sono candidature di governatori uscenti, è il modo migliore per perdere la competizione amministrativa. Il candidato non ha neanche il tempo di farsi conoscere sul territorio.  E’ davvero una scelta suicida che palesa forse il fatto da parte di Conte di rivendicare, agli occhi dell’opinione pubblica, l’immagine di leader che ha il pallino del gioco in mano e che sa essere decisivo anche a costo di perdere e far collassare le chance della coalizione di essere competitiva. Sono scelte, ripeto, che non seguono le nostre logiche e non ci competono, ne prendiamo atto e reagiremo di conseguenza.

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Maria Rita Esposito
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