La scelta dei vertici regionali e nazionali di Azione di sostenere la candidatura del governatore uscente di centrodestra, Vito Bardi, alle elezioni regionali in programma il 21 e 22 aprile ha gettato il partito lucano nel caos.
E’ di oggi la decisione del vice segretario regionale, Francesco Mollica, di dimettersi dal ruolo occupato nella direzione regionale, in disaccordo con la scelta di sostenere il candidato di Forza Italia.
Una scelta di campo che, ieri 18 marzo, era stata criticata anche da Gianni Pittella. Il sindaco di Lauria, non ha apprezzato la scelta del fratello Marcello, responsabile di Azione in Basilicata, di correre con il centrodestra.
La scelta di appoggiare Vito Bardi nella sua corsa per la riconferma come presidente della Regione Basilicata non è stata, evidentemente, una scelta condivisa e sta generando numerosi malumori all’interno del partito di Carlo Calenda.
Una decisione che Mollica dice di aver preso per evitare possibili situazioni di ‘imbarazzo politico’ per il partito, nonché evitare problemi nello svolgimento sereno delle operazioni elettorali.
Non sfugge che nella sua nota Mollica abbia posto tra virgolette l’avverbio democraticamente riferendosi alle modalità con cui si è pervenuti alla decisione di entrare nel campo largo del centrodestra.
Intanto a Roma già si parla di un’eventuale accordo nazionale tra Azione e centrodestra. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè sottolinea come tali discorsi siano ancora prematuri ma non esclude una possibile interlocuzione. Meno possibiliste sembrano, invece, le parole del vicepresidente dei deputati di FdI Manlio Messina che ha parlato di fantapolitica".
Queste le dichiarazioni di Giorgio Mulè ai microfoni di Start su Sky Tg24 con cui fanno il paio quelle di Messina che a l’Aria che tira su LA7 ha dichiarato: