Rinnovo contratto Comuni, Province, Regioni ed Enti locali 2022-2024, si parte da aumenti degli stipendi di 118 euro al mese. È in calendario, a partire da oggi, l'inizio delle trattative all'Aran, l'agenzia che per conto del governo porta avanti i tavoli con i sindacati e le parti sociali interessati, per i rinnovi contrattuali del triennio in corso, il 2022-2024, dopo la conclusione di alcuni mesi fa degli accordi definitivi relativi al triennio precedente.
Prime, in calendario, sono le trattative per il rinnovo del contratto di infermieri, operatori socio-sanitari (Oss) e personale amministrativo della Sanità, i cui tavoli sono previsti in partenza proprio per oggi, 20 marzo 2024. A seguire, gli Enti locali e i lavoratori delle regioni, delle Province e dei Comuni, con una platea che attende il rinnovo di oltre 400mila dipendenti pubblici. Il calendario prevede la partenza delle trattative a giugno per l'Istruzione e la Ricerca (inclusi gli insegnanti e il personale Ata della scuola) e delle Funzioni centrali, compresi i ministeri e le agenzie fiscali.
Parte oggi dai dipendenti della Sanità - infermieri, operatori socio-sanitari (Oss) e personale amministrativo - la stagione delle trattative per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione 2022-2024. A stretto giro, in calendario ci sono le trattative per il rinnovo degli accordi delle Funzioni locali, che comprendono i dipendenti dei Comuni, delle Province e delle Regioni, oltre che degli Enti locali. In tutto, una platea di dipendenti di 403.633 unità, a favore dei quali sono state messe a disposizioni risorse per 982,33 milioni di euro. È questa la novità dei lavori anticipata da Antonio Naddeo, presidente dell'Aran, durante il convegno della Federazione lavoratori pubblici (Flp).
I dati emergono dall'Atto di indirizzo relativo al comparto delle Funzioni locali. Sugli aumenti degli stipendi si parte da una base di 118 euro medi al mese, cifra al di sotto di quella prevista dallo stesso documento dei lavoratori della Sanità. Per infermieri, Oss e personale amministrativo di ospedali e strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale, gli incrementi degli stipendi lordi al mese si attestano a 125 euro, pari al 5,78 per cento medio in più della retribuzione attuale.
La scelta di iniziare dalla Sanità e dalle Funzioni locali con i nuovi contratti statali del 2022-2024 non è casuale. Innanzitutto si tratta di due comparti della Pubblica amministrazione che stanno registrando un calo del personale dipendente e, dunque, dell'attrattività verso il posto pubblico. Dai numeri dell'Aran deriva, ad esempio, che i dipendenti di Comuni, Province, Regioni ed enti locali, nel rinnovo del 2016-2018 fossero 467.397 unità, scesi a 429.754 nel triennio 2019-2021 (la cui firma definitiva è arrivata qualche mese fa). Le trattative in partenza da questi giorni vedranno una platea interessata ancora più ridotta, di 403.633 dipendenti.
In secondo luogo, sia i dipendenti delle Funzioni locali che quelli della Sanità non hanno ricevuto, nella busta paga di dicembre 2023, l'anticipo dell'indennità di vacanza contrattuale, relativa all'intero anno 2024, maggiorata dell'indice pari a 6,7 volte l'importo stesso. Per effetto di questo anticipo, nel cedolino di fine 2023 i lavoratori degli altri comparti hanno potuto fruire di un aumento una tantum variabile da circa 600 euro al lordo (per gli operatori scolastici del livello retributivo più basso), fino a 1.940 euro dei dirigenti scolastici e dei dirigenti di primo livello, passando per livelli retributivi intermedi nei quali erano collocati gli stipendi di docenti e funzionari pubblici.
Le indennità non fruite dalla Sanità e dalle Funzioni locali saranno recuperate al rinnovo contrattuale, ovvero non detratte da quanto spettante, come avverrà invece per i comparti che hanno ottenuto l'anticipo a dicembre scorso.