Non si arrestano gli scambi di accuse tra esponenti del Governo e Opposizione sul caso Bari, adesso il diverbio rispunta su base regionale, con il deputato pugliese di Forza Italia e vicepresidente della commissione Antimafia, Mauro D’Attis che risponde alle accuse del Sindaco barese del commissariamento come 'atto politico contro Bari':
"Mi spiace che abbia deciso di spettacolarizzare questa vicenda il Sindaco Decaro", annuncia il deputato azzurro ai microfoni di Tag24
Già ieri un altro deputato pugliese del Partito Democratico, Ubaldo Pagani ha replicato alle durissime accuse fatte su Affari dal vicepresidente della Commissione antimafia sottolineando che riguardo agli arresti:
Mancano solo tre mesi alle elezioni e il Consiglio comunale di Bari rischia di essere sciolto per mafia, e la decisione dipende dall’esito del lavoro della commissione di accesso nominata ieri dal prefetto di Bari, Francesco Russo, su indicazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
I Parlamentari di Centrodestra hanno subito iniziato a fare pressing per far sciogliere il Comune, nel frattempo D'Attis contrattacca:
Tuttavia la decisione della commissione dovrebbe arrivare dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno e prima dell’eventuale ballottaggio per la carica di sindaco (Decaro non è candidabile perché già al secondo mandato).
Il forzista, incalzato dal giornalista Michele Lilla di Tag24, insiste:
Si tratta dell’azienda del trasporto urbano Amtab e della Maldarizzi automotive spa, sottoposte ad amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose finalizzate a far ottenere posti di lavoro. Lo stesso Decaro, in realtà, aveva già azzerato i vertici delle aziende proprio nella sua costante lotta alle mafie.
Mancano solo tre mesi alle elezioni e il Consiglio comunale di Bari rischia di essere sciolto per mafia, e la decisione dipende dall’esito del lavoro della commissione di accesso nominata ieri dal prefetto di Bari, Francesco Russo, su indicazione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
I Parlamentari di Centrodestra hanno subito iniziato a fare pressing per far sciogliere il Comune, nel frattempo D'Attis contrattacca:
Tuttavia la decisione della commissione dovrebbe arrivare dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno e prima dell’eventuale ballottaggio per la carica di sindaco (Decaro non è candidabile perché già al secondo mandato).
Il forzista, incalzato dal giornalista Michele Lilla di Tag24, insiste:
Si tratta dell’azienda del trasporto urbano Amtab e della Maldarizzi automotive spa, sottoposte ad amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose finalizzate a far ottenere posti di lavoro. Lo stesso Decaro, in realtà, aveva già azzerato i vertici delle aziende proprio nella sua costante lotta alle mafie.
"Ci sono 130 persone arrestate nell'ambito di questa inchiesta, fate voi i conti".
Tra gli arrestati, Carmen Lorusso, consigliera eletta con il centrodestra e poi passata dall’altra parte, e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, accusato tra l’altro anche di aver comprato voti quando si candidò alle primarie proprio contro Decaro. Nuovamente agli arresti in questa tornata, dopo essere stato già indagato per concussione e peculato, anche il padre di Carmen Lorusso, l’oncologo Vito. Avrebbe fatto un accordo con il clan Parisi per ottenere voti per la figlia in cambio delle cure a un nipote del boss. In campo per il centrodestra ci sarebbero stati anche i clan Montani e Strisciuglio.
"C'è una connessione tra comune e municipalizzata, motivo pe cui quando accadono queste cose in tutta Italia il ministero dell'Interno nomina una commissione che va a verificare che non ci siano infiltrazioni nel resto dell'amministrazione".
Il deputato D'Attis poi conclude:
"Quindi non bastano le lacrime di Decaro per dire che a Bari la mafia è sconfitta"