Il gatto è un animale autonomo e riservato, che raramente dimostra il suo stato di salute agli umani che lo circondano. Eppure, esistono segnali ben precisi che ci fanno capire che il nostro amato felino sta male. Imparare a riconoscerli è molto importante per riuscire a intervenire tempestivamente con le cure più appropriate a seconda della gravità della patologia.
Sornione e abitudinario, il nostro gatto ha una routine quotidiana molto precisa, che raramente infrange. Amante della tranquillità, il felino ha i suoi luoghi del cuore dove rifugiarsi a fare i suoi lunghi sonnellini oppure dove si dedica alla pulizia quotidiana, lustrandosi il pelo con grande attenzione. Non parliamo poi dell'orario dei pasti: guai a ritardare, i suoi miagolii diverrebbero di un'insistenza davvero poco sopportabile.
Le sue abitudini possono essere così un valido aiuto per capire quando c'è qualcosa che non va. Se il suo comportamento non è quello solito, dorme più a lungo, è meno reattivo ai richiami, non sembra gradire il cibo che fino al giorno prima era il suo preferito, allora bisogna incominciare a insospettirsi. Anche la sua andatura può essere una spia di un malessere: quando il movimento sinuoso e cadenzato non ha più la stessa fluidità significa che qualcosa lo infastidisce o gli provoca dolore. Lo stesso vale quando si rifiuta di saltare o non si muove con velocità. Un altro segnale molto significativo è quando resta nascosto e non si lascia prendere in braccio.
Inoltre, un cambio netto del suo carattere o mutamenti repentini nell'umore sono altrettanti segnali che possono farci sorgere il dubbio di uno stato alterato di salute. Come avviene per le persone, anche una temperatura elevata può far pensare all'insorgenza di febbre, mentre il vomito, uno dei sintomi più diffusi nei gatti, può avere più di un significato. Vediamo nel dettaglio i vari indizi da tenere sotto osservazione per capire se non il nostro gatto non sta bene.
Vomito. Come abbiamo detto in precedenza, il vomito è uno dei sintomi a cui i felini sono maggiormente soggetti. Il suo verificarsi è spesso dovuto al bolo di peli che il felino ingerisce nella sua pratica quotidiana di pulizia del suo manto, che solitamente si individua facilmente nel materiale rigettato. Ma se il fenomeno si ripete, bisogna indagare per comprenderne la causa. Questo sintomo è spesso associato all'inappetenza.
Naso secco. Il nasino del nostro gatto e solitamente umido e roseo. Se notate delle alterazioni nel suo colore o lo trovate asciutto, allora significa che il suo stato di salute non è ottimale. Si potrebbe sospettare uno stato febbrile oppure un processo di disidratazione.
Stitichezza. Se il gatto non evacua per alcuni giorni di seguito, ci potrebbe essere un blocco intestinale che ne pregiudica non solo la funzionalità intestinale ma la sua salute generale. Quindi è opportuno cambiare alimentazione o farsi consigliare un adeguato lassativo dal veterinario, che valuterà anche la presenza di un'eventuale patologia.
Letargia. Quando il nostro gatto non manifesta la consueta vivacità, ma anzi dorme più del dovuto, non risponde ai richiami e evita qualunque attività che comporti uno sforzo, anche minimo, allora bisogna subito cercare di capire cosa lo blocca, sospettando anche l'assunzione di sostanze tossiche.
Tremori. Insieme a un battito accelerato, possono essere il sintomo di un avvelenamento, di uno stato febbrile o della presenza di un'infezione. Anche il colore delle gengive può essere un modo per capire se c'è un alterazione di questo tipo, quindi bisogna accertarsi che siano rosee.
In tutti i casi il vostro gatto manifesti uno di questi sintomi o un comportamento anomalo rispetto alle sue abitudini, contattate il veterinario per comprendere cosa sta accadendo e farvi consigliare la terapia più opportuna.