27 Mar, 2024 - 20:30

Cartelle esattoriali: rateizzo speciale in 10 anni con controlli costanti, monitoraggio dei debiti e sanzioni. Ecco cosa c’è di vero nel discarico dei debiti

Cartelle esattoriali: rateizzo speciale in 10 anni con controlli costanti, monitoraggio dei debiti e sanzioni. Ecco cosa c’è di vero nel discarico dei debiti

Arriva uno speciale rateizzo per le cartelle esattoriali. I contribuenti potranno saldare i debiti in 10 anni, senza dover rientrare in una soglia reddituale ISEE. Nel decreto attuativo della riforma sono presenti diverse novità, incluso un maxi rateizzo e l'azzeramento dei vincoli reddituali. Vediamo insieme come funziona il rateizzo speciale delle cartelle esattoriali.

Cartelle esattoriali: rateizzo speciale

Più tempo per regolarizzare i debiti esattoriali, così la Riscossione permetterà una maggiore agiatezza nel pagamento delle cartelle esattoriali. Il governo italiano ha tracciato la rotta della flessibilità, ma accelerando sul recupero dei crediti, specialmente quelli ritenuti inesigibili.

Dopo anni di accumulo di crediti inesigibili, la Riscossione potrà cestinare una parte ingombrante dei crediti con maggiore celerità.

L’Ente impositore si prepara a smaltire 1.206,6 miliardi di euro di arretrati. Non è prevista e non ci sarà nessun favoritismo, ma sarà premiato chi paga.

Il Fisco si prepara a rendere più veloci i passaggi dalla scadenza del primo pagamento della cartella esattoriale alle procedure esecutive, con una tempistica diversa. In sostanza, i termini resteranno inalterati, a cambiare sarà la gestione delle pratiche che saranno smaltite rapidamente, senza finire nella fossa in attesa di recuperi a volte inesistenti.

Insomma, se da un lato si agevola il pagamento dei debiti, dall’altro si affila la mannaia. Anche perché, secondo le nuove disposizioni, la Riscossione deve rispondere del discarico dei debiti, cosa da considerare attentamente. Vediamo perché.

Come riportato da italiaoggi.it, se il carico discaricato dall’AdER ritorna nella disponibilità del creditore, questi può tentare la riscossione in proprio del credito. In alternativa, può affidare il recupero a soggetti privati o riaffidare il carico all’Agenzia delle Entrate - Riscossione per un periodo biennale, se sopraggiungono nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore.

Ciò significa che i debitori saranno costantemente controllati, al fine di individuare gli elementi per segnalazioni, cioè l’affidamento di nuovi carichi in capo al debitore, così come disposto dagli articoli 28-ter e 48-bis del DPR 602/1973. Questi passaggi restano in vita fino allo spirare del termine prescrizionale.

In sostanza, se i debiti rimbalzano dall’Ente impositore al creditore, sono soggetti a interessi e sanzioni, con l’aggravio di ulteriori spese.

Discarico cartelle esattoriali

Con decorrenza dal 2025, le cartelle esattoriali non riscosse dopo un periodo di almeno 5 anni saranno discaricate, quindi cancellate dall’archivio dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione in automatico. Il discarico automatico delle quote affidate alla Riscossione e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo avverrà.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate – Riscossione può avviare la procedura di discarico anticipato per i crediti affidati dal 2025, a condizione che risulti accertata una situazione di chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale. La medesima procedura si applica anche in presenza di assenza di beni del debitore suscettibili di poter essere aggrediti.

Rateizzo in 10 anni

Come riportato da ilsole24ore.com, tutti i contribuenti che ne fanno richiesta, a prescindere dal reddito ISEE, possono richiedere un rateizzo in 10 anni, ovvero 120 rate per pagare le cartelle esattoriali. La fase conclusiva del decreto attuativo della delega fiscale, in particolare riguarda la riscossione delle cartelle esattoriali da parte dell’AdER.

È importante notare che attualmente i contribuenti possono accedere a un rateizzo in 120 rate, a condizione che risulti una situazione economica grave, ovvero se sopraggiunga una comprovata e grave situazione di difficoltà.

Vendendo meno il vincolo reddituale, i contribuenti possono scegliere di pagare i debiti in un periodo decennale senza dover giustificare la propria situazione economica. Tuttavia, bisogna considerare che ogni rateizzo comporta l’applicazione di sanzioni e interessi.

In conclusione, la riforma fiscale introduce rateizzi fino a 10 anni e discarico automatico dei debiti entro 5 anni. Tuttavia, maggiori controlli renderanno difficile l'elusione dei debiti.

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Antonella Tortora
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