Il lunedì di Pasquetta a Zermatt, in Svizzera, è stato caratterizzato da una valanga che, purtroppo, ha causato vittime. Dopo le ricerche da parte del soccorso alpino sono stati trovati, oggi 2 aprile, i corpi di 3 persone, mentre un'altra è rimasta ferita.
Le autorità hanno sospeso nella serata le ricerche, avvertendo al contempo gli sciatori del pericolo di possibili altre valanghe.
Nel primo pomeriggio di ieri 1° aprile la notizia di una valanga nella zona fuoripista di Riffelberg, sulle alture del comune di Zermatt, aveva allarmato gli abitanti e i turisti del Canton Vallese: alcuni sciatori erano rimasti coinvolti dalla slavina e la polizia cantonale aveva subito attivato il soccorso alpino per cercare i dispersi.
Oggi 2 aprile c'è stato un triste aggiornamento: i soccorsi hanno riferito di aver trovato i corpi di 3 persone, mentre un'altra risulta ferita. Come accennato, le autorità avevano dispiegato numerosi mezzi di ricerca e soccorso, comprese alcune unità aeree.
Nel corso del primo pomeriggio è stato reso noto che una delle 3 vittime è uno sciatore statunitense di 15 anni, mentre non è ancora nota l'identità delle altre due persone, un uomo e una donna per i quali sono in corso le procedure di identificazione.
La persona ferita è un 20enne svizzero, le cui condizioni di salute sono gravi.
Nella prima serata di ieri la polizia del Canton Vallese aveva pubblicato su X un tweet che indicava la sospensione delle ricerche di altri eventuali dispersi: i forti venti e la presenza di neve fresca avrebbero potuto mettere in pericolo non solo i soccorritori alpini, ma anche altre persone che erano rimaste in zona.
L’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (Slf) aveva, in un bollettino del 27 marzo, indicato che il pericolo era grande in alcune zone del Cantone dei Grigioni e del Vallese. Le valanghe dell'ultimo inverno avevano causato la morte di 14 persone, di cui ben 6 agli inizi di marzo.