02 Apr, 2024 - 16:55

Elezione diretta del Premier, via libera della Commissione Affari Costituzionale. Ecco cosa cambierà

Elezione diretta del Premier, via libera della Commissione Affari Costituzionale. Ecco cosa cambierà

Elezione diretta del premier, arriva tra le polemiche il primo via libera ed è quello della Commissione Affari Costituzionali che, oggi 2 aprile, ha approvato l'emendamento del Governo con cui si modifica l'articolo 92 della Costituzione, ovvero quello che stabilisce le modalità dell'elezione del presidente del Consiglio dei Ministri.

Elezione diretta del Premier, ecco cosa cambierà: suffragio universale e limite dei due mandati

L'emendamento approvato dalla commissione Affari Costituzionali prevede che il Presidente del Consiglio venga eletto a suffraggio universale diretto, ovvero, che siano gli elettori a scegliere direttamente il premier con il proprio voto, a differenza di quanto avviene oggi che la nomina spetta al Presidente della Repubblica.

Il Presidente del Consiglio è eletto a suffragio universale e diretto per cinque anni, per non più di due legislature consecutive, elevate a tre qualora nelle precedenti abbia ricoperto l'incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi. Le elezioni delle Camere e del Presidente del Consiglio hanno luogo contestualmente.

Questo quanto riportato nell'emendamento che, quindi, disciplina anche la durata del mandato, ovvero un doppio mandato da cinque anni ciascuno. Se il computo degli anni dei due mandati dovesse essere inferiore a 7 anni e sei mesi, allora sarà possibile candidarsi per un terzo mandato.

Emendamento del Governo: c'è anche il premio di maggioranza alle Camere

Nell'emendamento si assegna anche un premio di maggioranza, su base nazionale, che garantisca una maggioranza dei seggi in ciascuna delle Camere alle liste e ai candidati collegati al Presidente del Consiglio, nel rispetto del principio di rappresentatività".

La nuova norma, infine, prevede che il Premier venga eletto nella Camera in cui ha presentato la candidatura e che il sia il Presidente della Repubblica a conferire al Presidente del Consiglio eletto l'incarico di formare il Governo. Per quanto riguarda la nomina e la revoca dei ministri, spetta sempre al Capo dello Stato su indicazione del Presidente del Consiglio.

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Maria Rita Esposito
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