Il nuovo regime di chiusura della metro A a Roma - anticipata alle ore 21, 5 giorni su 7 - preoccupa non poco i cittadini, che a stento riescono a spostarsi nella trafficatissima capitale. Per non parlare del disagio che ricadrà inevitabilmente sui turisti. Sulla decisione del sindaco Roberto Gualtieri, promossa dall’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, arriva l'inesorabile - e prevedibile - pioggia di critiche.
I microfoni di Tag24, grazie all'inviato Thomas Cardinali, hanno raccolto in esclusiva il commento di Fabrizio Santori - capogruppo della Lega in Campidoglio - che condanna, senza possibilità di appello, l'iniziativa legata alla metropolitana capitolina.
La nuova chiusura partirà da lunedì 8 aprile 2024 e terminerà il 5 dicembre 2024: queste le previsioni al momento. I lavori, necessari alla manutenzione straordinaria degli impianti e al rinnovamento dei binari, interesseranno le stazioni di Spagna, Ottaviano e Cipro.
A Roma la metro è protagonista di scontri in punta di fioretto, non solo tra gli abitanti, ma anche tra i consiglieri capitolini. Dopo l'iniziativa del sindaco Roberto Gualtieri e l'assessore Patané, Fabrizio Santori della Lega esordisce senza mezzi termini sull'annosa questione e a Tag24 racconta:
Questa è un’amministrazione totalmente lontana anni luce dalle problematiche dei romani e quindi automaticamente anche dei turisti. La chiusura notturna che avverrà alle 21 è una cosa scandalosa perché se noi andiamo a vedere quello che accade in altre città europee da Parigi a Berlino la chiusura è almeno oltre la mezzanotte e in alcuni casi anche l'una di notte. Nella nostra città invece chi deve fare una serata o comunque un incontro serale non può prendere il mezzo pubblico, non può prendere la metro perché altrimenti deve tornare a quell'ora quindi è evidente che questa città non è aperta alla efficienza della mobilità".
La preoccupazione per gli spostamenti dei turisti e dei cittadini si fa sentire, Roma non è Parigi e nemmeno Berlino, ricorda il consigliere leghista, che continua la sua invettiva, aggiungendo al calderone dei problemi della capitale, anche l'assenza dei taxi. Per non parlare dei lavori in vista del Giubileo 2025...
"Tutti possono cercare il taxi, ma non si trovano perché non è un mezzo in grado di sostituire le metropolitane e quindi il caos aumenta in maniera visibile. Chiudere le stazioni per rifare le le le scale mobili e per tutti questi mesi è assurdo perché queste sono azioni che devono essere fatte nel corso del tempo con una manutenzione che non è stata fatta, ora si lavora per il Giubileo e tutto viene fatto negli ultimi 6 mesi ma non riusciranno neanche a chiudere in tempo. Un esempio è quanto accaduto con il tram 8, hanno annunciato lavori per un anno e sono durati invece oltre due anni quindi tutto questo fa parte di un sistema assolutamente inefficiente che genera caos e disagi enormi alla città di Roma con una mobilità inesistente".
Roma è un perenne cantiere a cielo aperto, i cittadini lo sanno e ormai, anche i turisti. Dopo ben 18 mesi di lavori e chiusure precedenti, gli spostamenti in metro sembrano più un'odissea che una prassi di routine.
Santori conclude il suo intervento, tra malcontento e frustrazione, ricordando la manutenzione della metro nei decenni precedenti, quando la Capitale era amministrata da giunte di centro sinistra:
"Tutto dipende da da decenni di assoluto abbandono, a parte quei 5 anni di centro destra con Alemanno c’è stata anche la Raggi che non ha brillato soprattutto sui temi della mobilità. Questo è un caos che si aggiunge a anni e anni di mancati interventi che di fatto generano una situazione in cui bisogna intervenire invece che in maniera ordinaria in maniera straordinaria con investimenti importanti".
E continua sulla mobilità, non risparmiando nemmeno l'Atac:
"Così si genera anche un aumento dei costi per i cittadini romani e per l'amministrazione di Atac che fa acqua da tutte le parti. Gli autobus che vengono attesi per mezz'ore da parte dei cittadini romani o comunque anche la metropolitana che di fatto quando arriva è piena come se fosse un carro bestiame, lo vediamo ormai quotidianamente quindi non c'è attenzione a tutto questo e poi non si può pretendere che i cittadini possano prendere il mezzo pubblico. Gli rimane il mezzo privato e anche lì c'è un intervento con la ZTL la fascia verde più grande d'Europa e si limita la mobilità dei cittadini romani senza dare alternative con il servizio il trasporto pubblico e con la metropolitana. Questo di fatto squalifica la città di Roma a livello europeo".