È indagata per omicidio stradale per aver provocato l'incidente in cui nella notte fra il 6 e il 7 aprile scorso sono morti i due carabinieri Francesco Pastore e Francesco Ferraro a Campagna, in provincia di Salerno: ecco chi è la 31enne Nancy Liliano.
Non è solo risultata positiva ai test su alcol e droga: secondo il Corriere della Sera, al momento dell'incidente che è costato la vita ai due carabinieri di origini pugliesi Francesco Pastore e Francesco Ferraro, Nancy Liliano viaggiava anche su un'auto che era stata da poco sequestrata (e dissequestrata) per mancanza di assicurazione.
Alle spalle avrebbe dei precedenti. Originaria di Campagna, nel Salernitano, nel 2019 finì nel mirino degli inquirenti per un'inchiesta su un traffico di sostanze stupefacenti attivo tra la Calabria e la piana del Sele, venendo condannata, dopo il patteggiamento, a tre anni di reclusione.
Stando a quanto ricostruito dal quotidiano milanese, fu giudicata colpevole di detenzione e spaccio di marijuana, amnesia e cocaina per essere entrata a far parte di un gruppo di cui lo zio, Luigi Del Giorno, secondo gli inquirenti, era al vertice.
Ora, assistita dall'avvocato Antonio Boffa, dovrà difendersi dall'accusa di omicidio stradale: c'era lei alla guida del Suv Range Rover che nella notte fra il 6 e il 7 aprile scorso è andato a schiantarsi frontalmente, sulla statale 91, prima con la vettura di servizio dei carabinieri morti e poi con la Fiat Punto guidata da un 75enne, rimasto ferito insieme al terzo carabiniere della "gazzella", a Liliano e al 18enne che viaggiava con lei.
Mentre gli inquirenti lavorano per ricostruire l'esatta dinamica del sinistro e accertare le responsabilità della 31enne - il cui padre sarebbe già imputato, a sua volta, in un processo per omicidio stradale -, per oggi, 9 aprile, a Manfredonia, in provincia di Foggia, e a Montesano salentino, nel Leccesse, sono in programma i funerali di Francesco Pastore e Francesco Ferraro.
Per l'occasione i rispettivi sindaci hanno proclamato il lutto cittadino: per tutta la giornata le bandiere degli edifici pubblici saranno esposte a mezz'asta e tutte le manifestazioni sospese in segno di rispetto e di solidarietà nei confronti delle famiglie dei due carabinieri, morti entrambi giovanissimi.
Pastore, di 24 anni, aveva studiato come geometra, arruolandosi presso la Scuola Sottufficiali di Velletri una volta raggiunta la maggiore età; poi era diventato maresciallo a Firenze. Campagna, dove ha trovato la morte, era stata la sua prima assegnazione. "Aveva fin da piccolo la divisa cucita addosso", scrive qualcuno.
Il collega Ferraro, di 27, era arrivato a Campagna dopo aver prestato servizio ad Eboli, sempre nel Salernitano. Esperto informatico, da tanti è stato ricordato, negli scorsi giorni, per il suo carattere "gioviale". La sua morte, come quella del coetaneo, ha lasciato esterrefatti tutti: sui social a centinaia hanno dedicato loro messaggi di cordoglio.
Ma anche dal mondo della politica non è mancato il sostegno alle famiglie. Tra i tanti si sono espressi sull'accaduto il presidente Sergio Mattarella e il ministro Matteo Salvini che, a Napoli per la tappa de "L'Italia del sì", ha dichiarato ai microfoni de La Presse di sperare che il codice della strada da lui ideato "sia approvato entro l'estate" e porti "più controlli, più rigore, più serietà, meno morti e meno incidenti".