Aumenti delle bollette della luce: come fare. Le bollette sono lievitate a dismisura? Sai che puoi difenderti dagli aumenti selvaggi senza l’aiuto di un legato e delle associazioni di categoria a difesa dei consumatori? Vediamo come difendersi dalle bollette della luce dagli importi esorbitanti.
Il passaggio dal mercato tutelare a quello libero doveva essere una transizione tranquilla, una risposta forte per contrastare gli aumenti delle bollette. E invece sembra essere l’ennesimo colossale flop di un passaggio che nasconde molte insidie.
Negli ultimi tempi, molte persone hanno ricevuto bollette della luce con importi selvaggi. Tanto che le associazioni di categoria a difesa dei consumatori hanno avviato diverse azioni collettive abbinate a vere e proprie campagne di sensibilizzazione. La situazione delle bollette della luce con importi esorbitanti è così grave che è stata richiesta la supervisione dell’Antitrust.
L’Autorità è stata invitata a supervisionare le regole della libera concorrenza sul mercato. D’altra parte, i fornitori di energia elettrica fanno parte del mercato libero, poiché il mercato tutelato volge al termine a luglio 2024.
E così, dopo le campagne di sensibilizzazione per promuovere il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, si apre il fronte dei rincari selvaggi dovuti a contratti per nulla favorevoli per i clienti, i quali mettono in luce le crepe di un sistema inceppato sul ritorno al mercato tutelato.
Attualmente è possibile richiedere il rateizzo della bolletta della luce, ma questo non è il problema principale. Il vero ostacolo riguarda l’aumento medio del 25% dei costi dell'energia elettrica previsto nel mercato libero, un aumento significativo rispetto ai costi del mercato tutelato.
In pratica, nonostante il fornitore possa offrire tariffe di "benvenuto" limitate a un periodo di 12 o 24 mesi per il passaggio al mercato libero, il successivo aumento dei costi può essere quasi selvaggio, poiché la tariffa viene ridimensionata immediatamente al termine dell'offerta di benvenuto. Fondamentalmente, la compagnia recupera parte o tutto lo sconto iniziale trasmettendo una semplice comunicazione al cliente riguardante il cambio tariffario.
Il cliente può contestare l'aumento della bolletta della luce presentando un reclamo al proprio fornitore di energia elettrica. Il reclamo può essere presentato in autonomia o con l'assistenza delle associazioni di categoria.
Nella comunicazione, devono essere indicati diversi elementi, come segue:
Il reclamo può essere inoltrato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, email, Posta Elettronica Certificata (PEC) o fax agli indirizzi forniti nella fattura della fornitura di luce.
Tuttavia, esiste anche un altro metodo per difendersi dall’aumento delle bollette della luce, che verrà descritto nel paragrafo successivo.
E pensare che il motivo per cui diverse associazioni a tutela dei consumatori sono scese in campo è stato quello di segnalare al cambio tariffario applicato dai fornitori della luce all’Antitrust. Chiamata a regolarizzare i fornitori del mercato libero che adottano schemi poco ortodossi, tradotto in breve aumenti delle bollette della luce.
Come riportato da investireoggi.it, sono molti i consumatori che hanno sottoscritto contratti per la fornitura della luce stipulati a 70 centesimi di euro al chilowattora, ripristinati di colpo a oltre 2 euro al chilowattora.
Alcuni consumatori avevano segnalato tariffe a 2.40 euro al chilowattora anziché il prezzo di 70 centesimi bloccato per fasce orarie. I fornitori di luce del mercato libero stanno bussando alle porte dei clienti per riscuotere, e questo è quanto emerge dalle numerose segnalazioni dei contribuenti. Tanto che il fenomeno è stato ampiamente portato alla luce da diverse trasmissioni televisive, oltre a essere ampiamente trattato in diversi quotidiani e giornali.
Sono aumentati i ricorsi presentati dalle associazioni dei consumatori all’Antitrust. Si auspica che vengano restituite le somme delle bollette della luce già pagate in precedenza.
Tuttavia, è possibile che i clienti non ricevano denaro, ma uno sconto applicato nelle bollette successive. Al momento, per attendere i rimborsi, è necessario attendere l’esito delle richieste presentate all’Antitrust, chiamata a supervisionare le regole della libera concorrenza sul mercato.
In conclusione, ricordiamo che i consumatori possono presentare un reclamo all’Antitrust avvalendosi delle associazioni di categoria o autonomamente senza necessariamente adire le vie legali. Il reclamo per le bollette della luce può essere inoltrato con le indicazioni descritte nel paragrafo precedente all’Autorità Antitrust ai seguenti indirizzi: