Oggi il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo quadro tendenziale dei conti pubblici indicato nel DEF. Un’approvazione arrivata tra le polemiche dell’opposizione che accusa l’esecutivo di voler nascondere, dietro l’incertezza dei numeri sui conti pubblici, un tentativo di nascondere eventuali manovre lacrime e sangue.
Accuse ampiamente rigettate dalla maggioranza. Ai microfoni di Tag24, il senatore Lucio Malan (FdI), ha liquidato le polemiche degli ultimi giorni come l’ennesimo tentativo di strumentalizzazione delle opposizioni.
Nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi – 9 aprile – l’esecutivo ha approvato il nuovo quadro tendenziale dei conti pubblici indicato nel Documento di Economia e Finanza (Def) presentato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Nel documento si prevede una crescita del Pil pari all'1% nel 2024 e un rapporto deficit/Pil che si attesterà al 4,3% quest'anno, lo stesso livello previsto nel quadro programmatico della Nadef. Il rapporto debito/pil è atteso collocarsi nel 2024 al 137,8%.
A suscitare le critiche delle opposizioni la mancanza di chiarezza nell’indicazione dei numeri e delle cifre che caratterizzeranno i conti pubblici nei prossimi mesi. Un tentativo di nascondere nuovi e ulteriori tagli secondo l’opposizione, una scelta obbligata per la maggioranza, dal momento che ad oggi non sarebbe possibile indicare cifre precise.
Spiega il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia che poi evidenzia la tendenza a proseguire sulla strada della prudenza, scelta obbligata per far fronte alle conseguenze del Superbonus.