Ancora tragedie si consumano nel Mediterraneo. L'ennesima si è verificata il 10 aprile a circa 30 miglia da Lampedusa. Nove migranti, tra cui una bimba tra i 4 e i 6 anni, sono morti quando l'imbarcazione su cui erano in viaggio si è capovolta tra le onde impetuose. E' successo probabilmente per le avverse condizioni del mare.
Un bilancio pesante, quello finale, nonostante l'intervento imminente della Guardia Costiera. Un'azione di soccorso pronta e determinata ha trasportato le persone fino a terra, precisamente, fino al molo Favaloro di Lampedusa. Sono stati tratti in salvo 23 naufraghi, ma uno è morto poco dopo l'arrivo a destinazione. Sono arrivati tutti senza forze e in stato di shock. Tra i migranti sopravvissuti, si contano 5 donne.
L'uomo sopravvissuto, deceduto poco dopo, era stato portato al Poliambulatorio di Lampedusa. Sei migranti sono ancora in condizioni critiche. Secondo quanto hanno raccontato i naufraghi, circa dieci persone risultano ancora disperse, quindi la situazione potrebbe essere ancora più critica di quanto apparso fino ad ora.
Ha commentato il tragico episodio il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, condannando duramente i trafficanti di esseri umani, definiti "senza scrupoli":
Ha esaltato, in ogni caso, il coraggio e la prontezza delle forze dell'ordine che hanno condotto l'operazione nonostante le condizioni marine avverse:
Un ennesimo naufragio, questo, che ancora fa riflettere sul drammatico tema dei rischi affrontati dai migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo in cerca di una vita migliore.
Anche lo scorso marzo si è dispersa in mare una una bimba, aveva 15 mesi.