Per i cittadini italiani, le spese mediche sostenute all'estero possono rappresentare una notevole preoccupazione finanziaria. Tuttavia, è importante sapere che tali spese possono essere incluse nella dichiarazione dei redditi italiana, consentendo una detrazione fiscale. In questo articolo andremo proprio a vedere come funziona il processo di detrazione delle spese sanitarie effettuate all’estero, compresi i requisiti documentali e le specifiche condizioni per l'ammortamento fiscale.
Per beneficiare delle detrazioni fiscali, le spese mediche sostenute all'estero devono aderire a criteri specifici. In primo luogo, il beneficiario deve essere un residente fiscale in Italia. Le spese ammissibili includono, ma non si limitano a:
Un punto cardine per l'accesso alle detrazioni fiscali è il diretto sostenimento delle spese sanitarie da parte del contribuente, sia per sé che per i familiari a carico.
Un aspetto cruciale da notare è l'esclusione delle spese di viaggio e alloggio all'estero, anche se correlate a trattamenti sanitari per gravi condizioni di salute. Solo le spese direttamente legate alle cure mediche sono considerate detraibili.
Inoltre, la possibilità di detrazione persiste anche in presenza di rimborsi da parte di assicurazioni o enti previdenziali, purché i premi o contributi versati non siano già detraibili e le spese non siano integralmente rimborsate, mantenendo quindi un onere a carico del contribuente.
La chiave per la detrazione delle spese mediche internazionali risiede nella corretta documentazione. È imperativo conservare tutte le fatture, ricevute e documenti di pagamento che attestino le spese sostenute. Per i farmaci acquistati all'estero, è fondamentale che il documento di spesa fornito dal farmacista evidenzi la natura, la qualità, e la quantità dei prodotti, oltre al codice fiscale del destinatario.
La documentazione sanitaria redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo deve essere accompagnata da una traduzione non ufficiale in italiano. Per documenti in altre lingue, è richiesta una traduzione giurata.
Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, è responsabilità del contribuente inserire manualmente l'importo delle spese sanitarie internazionali, superando la franchigia di 129,11 euro. Questo importo eccedente dà diritto a una detrazione IRPEF del 19%.
È essenziale che il pagamento delle spese sanitarie sia avvenuto tramite mezzi tracciabili, come bonifici bancari, pagamenti elettronici, o altri sistemi di pagamento digitale. Questo non solo facilita la documentazione delle spese, ma assicura anche la trasparenza e la verificabilità in caso di controlli fiscali.
Ecco alcuni suggerimenti da adottare per gestire al meglio le spese sanitarie internazionali e ottenere la detrazione in Italia:
Nel panorama fiscale italiano, la gestione delle spese sanitarie sostenute all'estero richiede attenzione particolare soprattutto quando si tratta della documentazione non in italiano. I contribuenti devono fornire una traduzione in italiano di tali documenti. Per documenti redatti in inglese, francese, tedesco, o spagnolo, abbiamo detto è sufficiente una traduzione firmata dal contribuente stesso.
Questa semplificazione si estende a documenti in sloveno per i residenti in Friuli-Venezia Giulia appartenenti alla minoranza slovena.
Al contrario, per documenti in altre lingue, è obbligatoria una traduzione giurata ottenuta dal Tribunale. Interessante notare, non vi è obbligo di traduzione per documenti in francese per i residenti in Valle d’Aosta e in tedesco per quelli a Bolzano, grazie alle specifiche disposizioni linguistiche regionali.
La tessera sanitaria europea rappresenta uno strumento molto importante per l'assistenza sanitaria durante soggiorni temporanei nei paesi dell'Unione Europea e in quelli con cui l'Italia ha stipulato convenzioni bilaterali. Offre la possibilità di accedere alle cure necessarie, con la specificità che eventuali ticket restano a carico dell'assistito senza possibilità di rimborso. Al ritorno in Italia, presentando adeguata documentazione sanitaria e ricevute di pagamento, è possibile richiedere il rimborso delle spese sostenute, escluso il ticket.
Per cure di alta specializzazione necessarie all'estero, la Team non copre i costi di trasferimento. Tuttavia, se le cure non possono essere tempestivamente garantite all'interno del sistema sanitario nazionale, il paziente può richiedere un’autorizzazione alla ASL per ricevere trattamenti all'estero, basandosi sulla valutazione di un medico specialista. I costi diretti saranno a carico del paziente, il quale potrà poi chiedere un rimborso forfettario alla ASL. In casi di urgenza, con patologie gravi che richiedono interventi immediati, è previsto il rimborso delle spese anche senza preventiva autorizzazione, a patto che la richiesta sia stata inoltrata alla unità sanitaria locale.
Per viaggi al di fuori di questi paesi, dove non vigono accordi bilaterali, le spese sanitarie gravano completamente sul paziente. In questi scenari, è consigliabile valutare polizze assicurative sanitarie o infortunistiche. Mentre il premio delle polizze sanitarie non è detraibile, in caso di rimborso delle spese mediche, il contribuente ha comunque diritto alla detrazione delle spese sostenute. Diversamente, per le polizze infortunistiche il premio pagato è detraibile, ma le spese sanitarie rimborsate non danno luogo a detrazioni.