La Quota 96,7 rappresenta un'opportunità di pensionamento anticipato rivolta a lavoratori dipendenti e autonomi che, nel corso della loro carriera, si sono dedicati a mansioni particolarmente gravose o che hanno lavorato in condizioni difficili. Questa misura prevede che coloro che hanno compiuto 61 anni e 7 mesi di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi possano accedere alla pensione in anticipo. Tra i lavori ritenuti gravosi figurano quelli svolti in ambienti ad alta temperatura, in spazi ristretti, o durante la notte.
La Quota 97,6 emerge come una soluzione pensionistica pensata per agevolare i lavoratori che hanno dedicato gran parte della loro vita lavorativa a compiti fisicamente onerosi o in condizioni ambientali difficili.
Questo regime di pensionamento anticipato si rivolge a diverse categorie di lavoratori, tra cui quelli impegnati in attività come il lavoro in cave o gallerie, ambienti ad alte temperature, spazi confinati, nonché gli addetti alla linea di produzione continua (linea catena) e i conducenti di mezzi pubblici con almeno nove posti.
Un focus particolare è dato anche ai lavoratori notturni, per i quali sono previste condizioni specifiche a seconda della frequenza del lavoro notturno.
Queste professioni sono state riconosciute per il loro impatto fisico e psicologico sugli individui, giustificando l'accesso anticipato alla pensione.
Condizione indispensabile è che queste attività siano state svolte per una parte significativa della carriera lavorativa, specificatamente per almeno sette anni negli ultimi dieci, o per metà della vita lavorativa.
I beneficiari della Quota 97,6 sono lavoratori che si sono spesso trovati a fronteggiare sfide fisiche notevoli a causa della natura delle loro mansioni. Per accedere a questa forma di pensione anticipata, i candidati devono dimostrare di aver svolto, per una durata significativa della loro vita lavorativa, attività ritenute faticose o nocive alla salute. È necessario, inoltre, che abbiano raggiunto il minimo di età anagrafica richiesto e versato i contributi previsti.
Più precisamente, per poter accedere alla Quota 97,6, i lavoratori devono soddisfare specifici requisiti legati all'età e ai contributi versati. Nel dettaglio, i dipendenti devono raggiungere i 61 anni e 7 mesi di età e avere almeno 35 anni di contributi. I lavoratori autonomi, invece, vedono una soglia leggermente più elevata, con un'età minima di 62 anni e 7 mesi, unitamente ai medesimi 35 anni di contributi. L'analisi dei periodi lavorativi considera sia i contributi obbligatori che quelli figurativi, escludendo i periodi di intera figuratività, come quelli di mobilità, per garantire una valutazione equa e adeguata.
L'INPS, attraverso una circolare, ha precisato i criteri di ammissibilità e ha stabilito che gli interessati devono presentare la propria domanda entro il 1° maggio 2024, a patto che raggiungano i requisiti necessari nell'arco del 2025.
La procedura per la richiesta di pensionamento anticipato con Quota 96,7 è digitalizzata e deve essere effettuata tramite il portale web dell'INPS. È fondamentale compilare con attenzione il modulo AP45 e allegare tutta la documentazione comprovante il soddisfacimento dei requisiti, come buste paga, libretti di lavoro, ordini di servizio, ecc.
Coloro che intendono avvalersi della Quota 97,6 dovranno inoltrare la propria domanda all'INPS entro il 1° maggio 2024, qualora maturino i requisiti nel corso del 2025. Il mancato rispetto di questa scadenza comporta un ritardo nell'erogazione della pensione, che varia in base al ritardo con cui viene presentata la domanda. La procedura di domanda può essere completata online attraverso il sito dell'INPS, accedendo con le proprie credenziali digitali (SPID, CIE, o altro). Come già detto, durante la procedura, sarà necessario compilare il modulo AP45 e allegare la documentazione comprovante il soddisfacimento dei requisiti richiesti.