La scadenza delle Elezioni Europee si avvicina velocemente e il leader della Lega, Matteo Salvini, ha fretta di ottenere il via libera dell’esecutivo e giocare la carta del Salvacasa, durante la campagna elettorale.
Il test delle Europee è di fondamentale importanza per la Lega e per il suo comandante in crisi di consensi e con una parte del partito pronto a spodestarlo. Il voto di giugno, quindi, sarà decisivo e Matteo Salvini lo sa bene, ecco perché ha rispolverato uno dei cavalli di battaglia di tutte le campagne elettorali del centrodestra degli ultimi 40 anni: la casa.
Il decreto salvacasa prevede una sorta di ‘minicondono’ per tutte quelle difformità presenti attualmente in molte abitazioni private, come ad esempio verande e soppalchi, che attendono di essere sanate e che ingolfano gli uffici comunali. Difformità che, inoltre, impediscono la vendita degli stessi immobili.
Ha spiegato il vicepremier Salvini in occasione del G7 dei Trasporti di Milano, facendo riferimento alla direttiva Ue sulle case green approvata definitivamente ieri dall’Ecofin, con il voto contrario del ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti (Lega).
Il suo 'decreto salvacasa' sarebbe la risposta della Lega all’ eurotassa sulla casa imposta dall’Europa che impone ai paesi membri dell’Unione di adeguare a partire dal 2030 il patrimonio immobiliare privato e pubblico ai criteri di efficientamento energetico previsti nel provvedimento approvato dal Parlamento europeo.