Il testo del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2024 è stato approvato dal consiglio dei Ministri, il 9 aprile 2024.
Sostanzialmente, nel testo, trovano conferma gli obiettivi sul deficit indicati in autunno e arriva la conferma che il taglio del cuneo fiscale e l’Irpef a tre aliquote e scaglioni saranno confermati anche per il 2025.
Tuttavia, nel documento manca la parte programmatica. Il programma strutturale arriverà entro il 20 settembre.
Vediamo cosa contiene il DEF 2024.
Il Documento di Economia e Finanza (DEF) è stato introdotto dalla Legge n. 362/88 e, successivamente, adeguato ai tempi e agli impegni dettati dall’Europa.
Si tratta di un documento programmatico che il Governo deve proporre entro il 10 aprile di ogni anno al Parlamento. Infatti, il documento, deve seguire ogni anno un ciclo di passaggi e scadenze definite dalla Legge n. 39/2011.
I suoi argomenti vanno a definire la manovra di finanza pubblica per il periodo compreso nel bilancio pluriennale, in base a quanto previsto dalla legge n. 362/88.
In sostanza, al suo interno sono contenute le strategie e i piani economici e finanziari da realizzare nei successivi tre anni.
Il documento deve essere approvato da Camera e Senato e, una volta avuto l’ok, deve essere inviato alla Commissione Europea entro il 30 aprile.
Il DEF non è un testo di legge, ma rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria in Italia.
Le misure e le previsioni contenute al suo interno non trovano applicazione immediata e concreta, ma gettano le basi per la prossima manovra finanziaria.
Si tratta, infatti, della base di tutte le misure economiche e finanziarie che il Governo vuole adottare.
Il Documento contiene gli obiettivi da raggiungere ed è composta da tre sezioni, così come previsto dalla Legge n. 39/2011:
Con il Documento, quindi, vengono aggiornate le previsioni relative al quadro macroeconomico e al quadro di finanza pubblica a politiche invariate. Come abbiamo detto, il periodo di programmazione copre almeno un triennio. Inoltre, gli obiettivi di bilancio stabiliti acquisiscono una precisa valenza procedurale per quanto riguarda le future decisioni in materia.
Arrivata l’approvazione del DEF il 9 aprile 2024. Cosa contiene il nuovo Documento di Economia e Finanza?
La stima sul PIL 2024 viene ridotta +1% dal +1,2% previsto nella Nadef 2023. Prevista la crescita del PIL, poi, dell’1,2% nel 2025 e in calo rispetto al +1,4% della Nadef del settembre scorso, per rallentare poi a +1,1% nel 2026. Nel 2027, la crescita è stimata a +0,9%.
È stato confermato, per il 2024, il rapporto deficit-Pil al 4,3%. Mentre, per il 2025, il deficit è previsto al 3,7%, e per il 2026 è atteso in discesa al 3%per poi arrivare al 2,2% nel 2027.
Una conferma importante è la volontà di replicare, anche per il 2025, il taglio del cuneo fiscale e contributivo e la proroga dell’Irpef, almeno, a tre aliquote e scaglioni.
Anche l’impatto del superbonus sui conti pubblici richiede rigorose verifiche e controlli, al fine di gestire e garantire la correttezza e l’efficacia delle politiche fiscali.
È stato anche confermato il programma di privatizzazioni per 20 miliardi in tre anni. Nel DEF, infine, sono stati definiti anche gli obiettivi programmatici per la prossima Legge di Bilancio, compresi quelli del sistema pensionistico. Uno degli obiettivi, è quello di aumentare le pensioni minime a 1000 euro.
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