Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha emanato un nuovo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile, che mira a favorire l'auto-imprenditoria giovanile e femminile nel settore agricolo. Questo provvedimento introduce una serie di incentivi sotto forma di contributi a fondo perduto e mutui agevolati a tasso zero, destinati a promuovere lo sviluppo e la sostenibilità delle aziende agricole. Ecco come funziona nel dettaglio il bonus agricoltura per le giovani imprenditrici.
Il decreto ministeriale stabilisce chiaramente i criteri e le modalità per l'ottenimento di queste agevolazioni, nonché i requisiti necessari per accedervi. Le disposizioni riguardano sia i giovani che le donne che desiderano avviare o consolidare un'attività nel campo agricolo. L'obiettivo principale è quello di sostenere progetti finalizzati al miglioramento delle infrastrutture, del rendimento e della sostenibilità globale delle aziende agricole.
Le agevolazioni sono rivolte alle micro e PMI agricole che esercitano esclusivamente l'attività agricola da almeno due anni. Queste imprese devono presentare progetti volti allo sviluppo o al consolidamento dell'azienda attraverso iniziative nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
I beneficiari devono soddisfare una serie di requisiti, tra cui:
Anche le micro e PMI che presentano progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli possono fare domanda. In questo caso, sono richiesti il svolgimento esclusivo di attività agricola, la sede operativa in Italia e l'amministrazione/gestione da parte di giovani o donne.
Le agevolazioni previste includono mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto, con percentuali di finanziamento specifiche:
Per poter accedere a contributi e mutui a tasso zero, le imprese devono rispettare i requisiti sopra citati e presentare progetti che prevedano un investimento massimo di 1,5 milioni di euro. Tali progetti devono mirare al raggiungimento di almeno uno degli obiettivi specificati nel decreto ministeriale, tra cui:
Le imprese interessate devono compilare le domande di ammissione alle agevolazioni fornendo dettagli completi riguardo:
Le richieste devono essere inviate all'ISMEA secondo precise modalità che verranno comunicate entro i prossimi 30 giorni. Una volta approvata la domanda, i beneficiari hanno sei mesi di tempo per fornire a ISMEA tutta la documentazione necessaria per la stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni.
Per garantire un utilizzo efficace degli incentivi, le spese ammissibili comprendono diverse categorie di investimenti e servizi necessari alla realizzazione dei progetti: