16 Apr, 2024 - 18:53

Biennale Venezia 2024, il padiglione d'Israele rimarrà chiuso fino alla liberazione ostaggi. L'artista Ruth Patir: "Non ne possiamo più"

Biennale Venezia 2024, il padiglione d'Israele rimarrà chiuso fino alla liberazione ostaggi. L'artista Ruth Patir: "Non ne possiamo più"

E' tempo di preoccupazione, allarme per le guerre, gesti di solidarietà e manifestazioni che arrivano anche direttamente dal mondo dell'arte.

Alla Biennale di Venezia 2024, fino alla liberazione degli ostaggi, il Padiglione Israele resterà chiuso. E' stato comunicato con un cartello in esposizione questa mattina, 16 aprile 2024.

Biennale Venezia 2024, il padiglione d'Israele resterà chiuso fino a liberazione ostaggi e cessate il fuoco

Arriva una comunicazione esposta all'esterno del padiglione d'Israele durante la sessantesima edizione della Biennale di Venezia. L'apertura era programmata ad oggi, 16 aprile, ma resterà chiuso fino a che non verrà accordato un cessate il fuoco con liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas: è scritto nel grande manifesto, nero su bianco, attaccato al vetro.

Dalle porte trasparenti del padiglione si possono scorgere delle immagini di video-arte, ma non è possibile entrare. Gli artisti e curatori israeliani hanno manifestato così, con un messaggio forte e chiaro.

Il padiglione israeliano chiuso in attesa del cessate il fuoco a Gaza e del rilascio degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas, ai giardini della Biennale, Venezia 16 aprile 2024.

L'artista Ruth Patir alla Biennale d'arte a Venezia: "Cessate il fuoco ora"

Tra i vari artisti Israeliani spicca la voce di Ruth Patir, che ha espresso desiderio di mostrare solidarietà alle famiglie degli ostaggi e alla grande comunità israeliana, desiderosa di cambiamento. Ad appoggiare il suo punto di vista, anche le curatrici della mostra, Tamar Margalit e Mira Lapidot.

In una delle sue storie, pubblicate sul profilo Instagram, l'artista ha scritto:

virgolette
"Mi oppongo fermamente al boicottaggio culturale, ma poiché sento che non ci sono risposte giuste, e posso fare solo quello che posso con lo spazio che ho, preferisco alzare la voce con coloro con cui sto nel loro grido, cessate il fuoco ora, riportate indietro le persone dalla prigionia. Non ce la facciamo più".

Per ora gli ospiti della biennale artistica potranno vedere il progetto (M)otherland di Patir solo attraverso le vetrate. Si attendono altre notizie sulla mostra e la posizione degli artisti israeliani.

Non perdere la diretta con tutti gli aggiornamenti sul conflitto a Gaza.

AUTORE
foto autore
Sofia Pucciotti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE