Quando si parla di trasferimenti di beni o somme di denaro senza un corrispettivo, molti si interrogano se tali azioni rientrino sotto la definizione di donazione o regalo. Questa distinzione è fondamentale per comprendere le implicazioni legali e fiscali che ne derivano. Andiamo a vedere quali sono le principali differenze tra regalo e donazione e quale causale mettere in un eventuale bonifico per non incappare in complicazioni fiscali.
Una donazione è considerata un contratto attraverso cui una parte (il donante) trasferisce gratuitamente un bene o una somma di denaro ad un'altra (il donatario), che accetta tale bene. Al contrario, un regalo si configura come un atto di liberalità più informale e spesso di minore valore economico.
Le donazioni sono regolate da norme specifiche che richiedono il rispetto di determinate formalità. Per esempio, le donazioni di valore significativo devono essere effettuate attraverso un atto pubblico redatto da un notaio in presenza di due testimoni. Questa procedura assicura la legalità dell'atto e la sua tracciabilità, proteggendo sia il donante che il donatario. Inoltre, il beneficiario di una donazione è soggetto al pagamento di imposte, che variano a seconda del grado di parentela con il donante, dimostrando ulteriormente la serietà e l'importanza dell'atto.
A differenza delle donazioni, i regali di solito non necessitano di formalità particolari e possono essere scambiati in maniera informale. Questi atti sono spesso associati a gesti di affetto durante occasioni speciali, come compleanni o festività. Nonostante ciò, anche i regali possono avere implicazioni legali, specialmente se l'oggetto del regalo ha un valore economico elevato, in questo caso potrebbero essere interpretati come donazioni e quindi soggetti a determinate norme legali.
Intestare un bene a qualcuno, come una casa o un conto corrente, senza una controprestazione, è di fatto una donazione. Questo processo richiede di seguire le stesse formalità previste per le donazioni tradizionali, specialmente se il bene ha un valore significativo. La corretta intestazione di un bene assicura che il trasferimento sia riconosciuto legalmente, evitando problemi futuri sia per il donante che per il donatario.
Le donazioni possono variare ampiamente in termini di modalità e intenti. Tra le più comuni si trovano:
Nella donazione diretta, il donante trasferisce direttamente la proprietà dei beni al donatario. Questo può includere denaro, immobili, o altri beni di valore. Per esempio, un genitore che trasferisce parte della sua ricchezza ai figli sotto forma di denaro o proprietà.
La donazione indiretta avviene quando il donante non trasferisce direttamente un bene, ma fornisce i mezzi per acquistarlo. Un classico esempio è il genitore che versa il denaro necessario per l'acquisto di una casa sul conto del figlio o paga direttamente al venditore.
Le tasse sulle donazioni variano a seconda del grado di parentela tra donante e donatario e dell'importo donato. Fino a un milione di euro, per esempio, non sono dovute imposte per donazioni tra genitori e figli. Per importi superiori, si applica un'imposta con aliquota del 4%. Fratelli e sorelle godono di una soglia esente fino a centomila euro, oltre la quale l'aliquota sale al 6%.
Effettuare un regalo o una donazione tramite bonifico bancario è legale e consentito, sia che il beneficiario sia un familiare che un terzo. È fondamentale, però, rispettare alcune formalità, come indicare chiaramente la causale del bonifico (ad esempio, "regalo di laurea" o "donazione per acquisto casa") per garantire trasparenza e prevenire problemi fiscali.