25 Apr, 2024 - 08:56

Sciopero ATM Milano 26 aprile 2024: a rischio bus, metro e tram. Orari e fasce di garanzia

Sciopero ATM Milano 26 aprile 2024: a rischio bus, metro e tram. Orari e fasce di garanzia

Potrebbero verificarsi disagi nella giornata di venerdì 26 aprile 2024 a causa dell’adesione da parte di ATM Milano allo sciopero nazionale di mezzi pubblici. L’agitazione segue quella già andata in atto lo scorso 11 aprile, richiesta dalle varie sigle sindacali per smuovere l’opinione pubblica circa il tema delle morti sul lavoro.

Ecco quanto durerà lo sciopero e i consigli per chi è costretto a muoversi con i mezzi pubblici.

Sciopero ATM Milano 26 aprile 2024: quanto durerà la protesta

Lo sciopero dei mezzi pubblici ATM inizierà alle ore 8:45 e terminerà alle ore 12:45 di venerdì 26 aprile 2024. Quattro ore in cui gran parte della flotta di autobus, tram e metropolitane del capoluogo lombardo sarà bloccata. La città, già fortemente condizionata da un forte congestionamento di traffico, subirà dunque un serio danno alla circolazione.

Lo sciopero sarà ancor più efficace perché posizionato nella fascia mattutina di una giornata lavorativa. I molti pendolari, che normalmente si affidano ai mezzi pubblici per arrivare o per spostarsi a Milano, dovranno per forza di cose utilizzare soluzioni private.

L’agitazione è indetta dal sindacato Confail FAISA (Federazione Autonoma Italiana Sindacale degli Autoferrotranvieri, Internavigatori ed Ausiliari del Traffico) e subito è stata accolta dalla Segreteria Provinciale SAMA FAISA CONFAIL.

ATM Milano ha comunicato in una nota ufficiale, diffusa sul proprio sito, che lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul regolare svolgimento del servizio autobus, tram e metropolitano dalle 8:45 alle 12:45.

Fasce orario garantite

ATM fa sapere che la circolazione di convogli metropolitani, autobus e tram sarà regolare fino alle ore 8:45. Nelle successive 4 ore il servizio potrebbe subire cancellazioni, soppressioni di corse, ritardi e rallentamenti. Dalle 12:45 invece i mezzi pubblici torneranno a viaggiare con tutta normalità fino alla fine del servizio giornaliero.

L’azienda di trasporto ferroviario lombardo Trenord invece ha comunicato che non aderirà a questo sciopero. Non replicherà dunque l’agitazione sollevata lo scorso 22 aprile 2024 e pertanto non ci saranno modifiche alla regolare circolazione dei treni.

I motivi che hanno portato allo sciopero

Nella stessa nota di adesione allo sciopero, ATM ha spiegato i motivi della sua adesione. L’agitazione è stata indetta in primo luogo per le profonde preoccupazioni legate all'allontanamento dalla figura del conducente di linea e alla sempre più dilagante disaffezione al mondo dei trasporti. 

La protesta però è causata anche dall’instabilità economica che sta colpendo e che colpirà in futuro tutte le aziende di trasporto pubblico locale. In ultimo, ma non in ordine di importanza, l’azienda pone l’accento sull’esigenza di ridiscutere il contratto collettivo nazionale del lavoro di categoria e di garantire ad ognuna delle maestranze impegnate un livello di sicurezza sul lavoro adeguato.

La Segretaria Generale Confederale Confail ha poi rilasciato un documento nel quale spiega che lo sciopero del 26 aprile 2024 è un grido di protesta contro le ingiustizie che affliggono le maestranze e la propria dignità. L’agitazione è mossa anche per smuovere la situazione salariale inadeguata rispetto al difficile lavoro svolto ogni giorno.

Proprio su questo punto, l’ente sindacale pone l’accento sui turni orario sempre più lunghi che oltre a logorare la salute del personale determina anche gravi difficoltà nella vita familiare.

Confail poi richiede dunque una retribuzione equa e dignitosa per tutti i lavoratori ed in particolar modo che tuteli i neoassunti, oggi lasciati in una condizione di precarietà economica assoluta.

Nello stesso documento si sottolinea prima l’importanza di assicurare i giusti livelli di sicurezza per eseguire il proprio compito per poi stoccare una critica nei confronti dell’operato dei dirigenti delle aziende di trasporto stesse. La loro condotta è addirittura definita terrorismo psicologico poiché va ad imporre regole senza coinvolgere democraticamente tutte le parti sociali.

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Valentina Todaro
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